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ZURIGO«Un liceale su tre non è abbastanza intelligente»

28.03.17 - 17:14
Ne è convinta Elsbeth Stern, professoressa al Politecnico federale di Zurigo
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«Un liceale su tre non è abbastanza intelligente»
Ne è convinta Elsbeth Stern, professoressa al Politecnico federale di Zurigo

ZURIGO - Uno studente liceale su tre non dovrebbe trovare posto nella scuola che frequenta, perché non è sufficientemente intelligente: ne è convinta Elsbeth Stern, professoressa al Politecnico federale di Zurigo.

"Le nostre ricerche hanno mostrato che circa il 30% dei liceali hanno un quoziente intellettivo troppo basso per il livello della scuola", afferma Stern in un'intervista pubblicata oggi dalla Berner Zeitung. "Oggi correggerei la cifra addirittura verso l'alto", aggiunge la 59enne, che è docente ordinaria di scienza dell'educazione.

La Svizzera - continua l'esperta - si è posta come obiettivo di mandare al liceo il 20% dei ragazzi, affinché possano poi avere accesso all'università. Se si prende in considerazione il 20% più intelligente dei giovani, per andare al liceo servirebbe un QI di 112 punti: "ma molti sono sotto questo livello", sostiene Stern.

A suo avviso questo rappresenta un problema poiché in tal modo gente che non ha in realtà le capacità cognitive ottiene la maturità e va all'università. Secondo la specialista queste persone abbassano il livello generale, oppure falliscono durante gli studi, oppure ancora arrivano in seguito ad assumere posizioni professionali superiori alle loro capacità intellettuali. Meglio sarebbe indirizzare costoro verso altre carriere, invece che togliere i posto ad altri.

Per Stern sempre più spesso conta l'origine sociale: le famiglie benestanti mettono a disposizioni dei ragazzi un sostegno privato. Invece vi sono figli di genitori economicamente svantaggiati - per esempio migranti - che pur essendo intelligenti non ricevono il necessario sostegno.

La psicologa tedesca è contraria però a determinare chi può andare al liceo solo attraverso test dell'intelligenza. "Poiché anche le prove si possono esercitare e si ottengono risultati migliori, senza essere veramente più intelligenti". Se si dovesse puntare solo sui test i genitori che mandano oggi i figli ai corsi supplementari li manderebbero all'addestramento per le verifiche QI.

Stern è quindi per un sistema combinato. "I voti scolastici sono un buon indizio dell'intelligenza. Se però gli insegnanti hanno l'impressione che i genitori spingano un bambino che non ha i requisiti, si dovrebbe valutare se il ragazzo è veramente idoneo, per esempio con un test d'intelligenza".

Si dovrebbe anche intervenire prima: un docente delle elementari potrebbe accorgersi che un allievo presenta prestazioni molto migliori in matematica che nella sua lingua. Questo potrebbe essere un indizio di un bambino che è intelligente ma che a casa non è sufficientemente stimolato a livello linguistico, in una famiglia che può essere svizzera o straniera. "Il potenziale potrebbe essere sfruttato meglio", conclude la professoressa che vanta un centinaio di pubblicazioni, fra l'altro anche su riviste prestigiose come Science.
 

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COMMENTI
 

Kama 7 anni fa su tio
ai miei tempi (20 anni fa) era "non sai cosa fare? vai al liceo" e così ho fatto per seguire più che altro i miei amici, l'ho poi abbandonato un anno dopo capendo che non era la mia strada, non per una questione di intelligenza insufficiente (avevo un ottima media)..Il termine intelligenza vuol dire tutto e vuol dire niente, conosco diverse persone definite dalla professoressa "intelligenti" (preferisco definirli "acculturati"), con lauree, master ecc. ma che se gli chiedi di cambiare una lampadina vanno in panico o che per delle stupidate che gli capitano vanno nello sconforto più totale.. Il Liceo non é che una partenza, una cultura generica di base dove tutte le materie fanno media (anche quelle per cui non si é portati), é uno step obligatorio per chi vuole passare poi ad ulteriori studi più specifici in base alle proprie passioni...ritengo quindi che non bisogna esser degli Einstein in erba per frequentarla, e che cmq la vera intelligenza é altra..

Alìbabà 7 anni fa su tio
Risposta a Kama
D'accordo sulla relatività dell'intelligenza. Comunque ribadisco che "una cultura generica di base" è essenziale nella vita, non tanto per affrontare un liceo o l'università, ma per rapportarsi con il mondo circostante. A cominciare dalla propria lingua e la cultura dalla quale deriva; la propria storia e quella del mondo in cui viviamo; l'evoluzione del pensiero filosofico e scientifico (che alla fine spiega quello che siamo). Come può un cittadino, che oltretutto dovrebbe partecipare alla vita pubblica del proprio paese, ignorarne le basi (e ripeto le basi)? Certo, uno può imparare tutto da solo, ma è improbabile.

Kama 7 anni fa su tio
Risposta a Alìbabà
Concordo una base ci vuole in tutti i casi, al liceo un po' più "intensa" ma anche le scuole commerciali danno un' infarinatura, poi sta al singolo individuo approfondire leggendo libri, articoli, seguendo dibattiti ecc. l'ignoranza che deriva dalla mancata istruzione/informazione la si vede e legge ogni giorno, da quelli che sbraitano senza conoscere i fatti a quelli che seguono il populismo di massa (anche nel voto) perché incapaci di crearsi un opinione propria

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Da quello che ho imparato nella mia esperienza al liceo ma soprattutto nel percorso post-liceale l'intelligenza conta, ma la cosa più importante è il lavoro e la determinazione che un individuo ci mette per raggiungere i propri obbiettivi.

gokyo66 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Sono sempre affascinato dalla parola "intelligenza" Treccani ne da una definizione abb. completa (http://www.treccani.it/vocabolario/intelligenza/). Secono questa definizione, la maggior parte degli esseri umani sono intelligenti, ma sono sicuro che non rientrano nei parametri della studiosa. Come dici bene tu e come sostengo anche io, la cosa più importante è la determinazione di arrivare a raggiungere un qualsiasi obbiettivo (studio/lavoro/sport) che una persona si è posta e di quanto sia disposta ad investire in se stessa, il resto è aria fritta e statistiche che dicono tutto e niente

Alìbabà 7 anni fa su tio
"Volere è potere", altro che storie! Gira questa tendenza a sopravvalutare quasi l'apprendistato. Ma il nostro Paese ha bisogno anche di una classe dirigente con una buona cultura generale, prima di specializzarsi. Fino a 18 anni io sarei per una scuola dove la cultura umanistica e quella scientifica vengano insegnate a tutti. A 18 anni uno ha poi tutta la vita per fare quelli che vuole. L'intelligenza, comunque, non è solo quella associata alla matematica. Ne esistono di svariati tipi. Mi stupisce che l'insigne professoressa non lo dica.

gokyo66 7 anni fa su tio
Se ascoltavo quanto mi dicevano quando avevo 15 anni (35 anni or sono) e non sapevo cosa fare della mia vita, non avrei mai potuto lavorare con il computer perché i miei risultati in matematica facevano pena ...hei guess what? Oggi a parte parlare 4 lingue sono IT Manager di un'azienda. Questo probabilmente non fa di me uno necessariamente intelligente (secondo i parametri della psicologa) ma rimango un fermo sostenitore del "non permetterti a nessuno di dirti che non ce la puoi fare" (tratto dal film La ricerca della felicità), quindi cari giovani, non lasciatevi influenzare da questi articoli o da quanto vi dicono "i grandi" se veramente volete potete arrivare, non importa quanto il vostro background economico o sociale o quant'altro possa esser compromesso. Un "forza a tutti voi" e se potete dimostrate a questi grandi cervelli pensanti che si sbagliano, alla faccia delle statistiche...

Kama 7 anni fa su tio
Risposta a gokyo66
esatto! volere é potere complimenti :-)

SosPettOso 7 anni fa su tio
Il diploma che permette di assumere posizioni professionali superiori alle capacità intellettuali lo danno le università, mica i licei. Dunque il miglior modo per regolare questi squilibri sarebbe quello di discutere a fondo le tesi universitarie che i fortunati (finanziariamente) fanno scrivere ad altri.

Tato50 7 anni fa su tio
Certi genitori quasi li obbligano a frequentare il Liceo contro la loro volontà perché fa "Vip" rispetto a chi si sporca le mani con un apprendistato;-((
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