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SVIZZERA

Il maltempo ha provocato danni per 135 milioni nel 2015

Il 92% è dovuto alle piene, soprattutto nei mesi di maggio e giugno
Il maltempo ha provocato danni per 135 milioni nel 2015
Il 92% è dovuto alle piene, soprattutto nei mesi di maggio e giugno
BIRMENSDORF - Piene, colate di detriti, slittamenti di terreni, frane e cadute di massi hanno causato nel 2015 in Svizzera danni per quasi 135 milioni di franchi. Il 92% è dovuto alle piene, soprattutto nei mesi di maggio e giugno. Sono ...

BIRMENSDORF - Piene, colate di detriti, slittamenti di terreni, frane e cadute di massi hanno causato nel 2015 in Svizzera danni per quasi 135 milioni di franchi. Il 92% è dovuto alle piene, soprattutto nei mesi di maggio e giugno.

Sono i dati che emergono dall'analisi annuale pubblicata dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

Lo scorso anno ci sono stati più danni che in ciascuno dei sette precedenti. Rispetto però agli anni catastrofici del 2007 (700 milioni) o del 2005 (3 miliardi), il 2015 può essere considerato relativamente benevolo. Circa l'81% dei danni è stato causato da precipitazioni temporalesche e piogge intense. Le precipitazioni persistenti per più ore o giorni hanno causato solo il 17% dei danni complessivi, nettamente meno rispetto alla media pluriennale. Le piene sono state responsabili della maggior parte dei danni, mentre la totalità di quelli dovuti a colate detritiche, frane e cadute di massi risulta solo dell'8% circa.

Gravi danni sono stati registrati nel cantone Vaud, dopo che il 27 aprile a Blonay i torrenti L'Ognona e Les Tollettes hanno rotto gli argini e inondato il centro del paese. Le strade sono state invase da pietre e detriti, mentre le cantine e le autorimesse di molti negozi e case private sono stati sommersi dall'acqua.

Le piogge persistenti agli inizi di maggio hanno causato un innalzamento del livello di numerosi torrenti, fiumi e laghi. Alcuni hanno addirittura raggiunto il grado di pericolo 4 e quindi anche il limite di piena. I punti più colpiti sono stati la zona pedemontana meridionale del Giura e il Seeland nel canton Berna, il canton Vaud e Friburgo. I danni più consistenti li ha subiti Saint-Gingolph (VS) sul lago Lemano, dove il 2 maggio la Morge ha rotto gli argini e inondato l'intera parte bassa del villaggio. I ristoranti del lungolago sono stati invasi da detriti alluvionali sin quasi al soffitto, numerose auto sono state seppellite e un ponte danneggiato.

Il 7 giugno un temporale ha colpito in modo particolarmente violento la Svizzera centrale così come i cantoni di Zurigo e Berna. Nel comune di Dierikon (LU) il Götzentalbach ha rotto gli argini, inondato un mulino così come un panificio e danneggiato giardini, fienili, officine, cantine e garage lungo una strada. Sfortunatamente una donna di 32 anni e sua figlia di 5 sono state sorprese dalle masse d'acqua nella cantina della loro abitazione e sono annegate.

Una settimana dopo, il 14 giugno, violenti temporali si sono abbattuti nei cantoni di Turgovia e San Gallo causando gravi danni materiali in diversi comuni. Il 22 e 23 luglio il comune di Scuol (GR) in Bassa Engadina è stato colpito da violenti temporali locali: 18 grandi colate detritiche si sono distaccate tra la Val d'Uina e la Val Plavna e alcune di esse hanno raggiunto, ad esempio nella frazione Pradella, la valle dell'Inn. Qui i detriti alluvionali sono rimasti incastrati sotto un ponte causando la rottura degli argini. Subito dopo le cantine e i piani terra di quattro edifici colpiti sono stati inondati di acqua e fango. I detriti hanno anche danneggiato le facciate di alcune case, distrutto automobili e seppellito colture agricole.

Con oltre il 70% dei costi complessivi, il mese di giugno è stato il più catastrofico di tutto il 2015, seguito da maggio con oltre il 17%. La somma dei danni in questi due mesi è stata superiore alla media pluriennale. Nei mesi da luglio a dicembre ci sono invece stati meno danni del solito, una situazione riconducibile soprattutto alle precipitazioni inferiori alla media registrate in estate e autunno.

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