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SVIZZERALa proposta: a scuola ragazzi e ragazze divisi

16.04.15 - 09:51
L’idea shock di Peter Labudde trova molti consensi
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La proposta: a scuola ragazzi e ragazze divisi
L’idea shock di Peter Labudde trova molti consensi
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ZURIGO - Classi separate in alcune materie per ragazzi e ragazze, una proposta shock trova molti consensi. L’idea è di Peter Labudde che, ieri sul TagesAnzeiger, ha spiegato come vorrebbe la scuola del futuro: corsi di matematica al liceo differenziati tra maschi e femmine. Il professore di didattica delle scienze della Sup della svizzera nord-occidentale ritiene che questo permetterebbe agli studenti di entrambi i sessi di raggiungere migliori risultati: attualmente infatti il 16% dei maschi e il 20% delle femmine non ottiene risultati sufficienti in mate.

La proposta intriga anche Lilo Lätzsch, presidente dell’associazione zurighese degli insegnanti: «Potrei immaginare un insegnamento della matematica separato», afferma. Ciò andrebbe, secondo lei, a vantaggio di tutti. Non crede infatti che sia una mancanza genetica a rendere le fanciulle meno competitive in questa materia: «Ho avuto delle studentesse con delle prestazioni ottime». Piuttosto è una questione di timidezza. «Le ragazze di solito osano meno».

«Gli studi dimostrano che la separazione avrebbe un senso in algebra e geometria», le fa eco Beat Zemp, dell’associazione svizzera degli insegnanti. I ragazzi sarebbero più dotati per il pensiero algebrico, mentre le ragazze avrebbero una marcia in più in geometria.

In effetti un tempo in Svizzera ci sono state scuole separate per genere, lo testimonia la consigliera nazionale socialista Martina Munz: «Il fatto di aver intrapreso una laurea al Politecnico lo devo alla scuola superiore per ragazze», afferma. Un’occasione per imparare ad amare la matematica senza la competizione maschile. L’Udc Mörgeli, invece, le fa da contrappunto: «Non hanno senso classi separate, il problema sta nel piano di studio». 

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