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TORINO

Un minuto di silenzio per gli juventini svizzeri morti sul pullmann

Si è aperta con un minuto di silenzio la partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid disputatasi ieri sera a Torino. Un minuto di silenzio per ricordare il terribile incidente avvenuto ieri in Valle d'Aosta ad un pullmann di tifosi juventini provenienti da Neuchatel e che è costato la vita a due di loro
KEYSTONE KEYSTONE JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Un minuto di silenzio per gli juventini svizzeri morti sul pullmann
Si è aperta con un minuto di silenzio la partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid disputatasi ieri sera a Torino. Un minuto di silenzio per ricordare il terribile incidente avvenuto ieri in Valle d'Aosta ad un pullmann di tifosi juventini provenienti da Neuchatel e che è costato la vita a due di loro
TORINO - Un minuto di silenzio prima dell'inizio della partita di Champions' League ieri sera allo stadio Olimpico di Torino contro il Real Madrid, per ricordare  il terribile incidente stradale che si e' verificato in Valle d'Aosta ad un p...

TORINO - Un minuto di silenzio prima dell'inizio della partita di Champions' League ieri sera allo stadio Olimpico di Torino contro il Real Madrid, per ricordare  il terribile incidente stradale che si e' verificato in Valle d'Aosta ad un pullmann di tifosi juventini provenienti da Neuchatel e che è costata la vita a due di loro, mentre altri sono rimasti feriti mentre erano diretti proprio allo stadio per il big match.

La societa' e la squadra hanno espresso in serata il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle famiglie delle vittime e ai tifosi feriti.

L'incidente

Due morti e 26 feriti, alcuni dei quali gravi: questo il bilancio della polizia italiana dopo che un pullman svizzero partito da Neuchâtel per recarsi a una partita di Champions League a Torino è uscito fuori strada martedì pomeriggio sui tornanti del Gran San Bernardo, all´altezza del comune di Etroubles, in territorio italiano ma vicino al confine con la Svizzera. Una delle due vittime è il conducente del pullman appartenente a una società di Renens (VD): aveva 81 anni.
La società "Ouest voyages" di Renens ha confermato  la morte del suo conducente, che lavorava saltuariamente per la società e conosceva bene la tratta. "Ouest voyages" effettua sovente tale percorso con gruppi di tifosi, ha detto un´impiegata.

L´autista del pulmann aveva 81 anni, ha indicato all´ATS il comandante dei carabinieri della Valle d´Aosta, Guido Di Vita. Sulla patente figurava la sua data di nascita: 25 maggio 1927. La seconda vittima è uno svizzero di 53 anni che viaggiava in compagnia del figlio.

La causa? Forse l'alta velocità


Stando a Di Vita è ancora troppo presto per stabilire le cause dell´incidente, ma a suo avviso tra le ipotesi c´è quella dell´alta velocità con cui il mezzo ha affrontato una curva a gomito. Ma forse anche un guasto meccanico, su un mezzo che aveva già percorso ben 830´000 chilometri: i freni del bus potrebbero aver funzionato solo da una parte, dal momento che sulla strada è rimasto un solo segno di frenata lungo circa 20 metri.

I passeggeri del pullman sono probabilmente italiani emigrati, tifosi della Juventus che stavano andando a Torino per assistere all´incontro tra i bianconeri e il Real Madrid, in programma questa sera. Alcuni erano membri dello Juventus Club Neuchâtel e altri provenienti da diverse città elvetiche; sul pullman sono saliti a Losanna, Yverdon e a Neuchâtel.

L´incidente si è verificato verso le 15.45 a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, e a 16 chilometri da Aosta. Il mezzo si è infilato nel borgo di Etroubles, comune di 500 abitanti a 1260 metri di altitudine, e si è ribaltato. Il pullman ha evitato per pochi centimetri un "blocco" in cemento armato, si è schiantato contro il muro di un edificio (dove si trova una farmacia) e si è rovesciato su un fianco.

Dopo l´urto, che ha sbalzato fuori dal mezzo una decina di persone, sono intervenuti sul posto carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco e protezione civile con due elicotteri. Dieci feriti sono stati soccorsi al posto medico avanzato allestito all´aeroporto di Aosta; sedici sono invece stati ricoverati nell´ospedale regionale, dove due persone ferite gravemente ma non in pericolo di morte sono state sottoposte a interventi chirurgici. Quattro feriti sono in seguito stati trasferiti all´ospedale di Ivrea, in Piemonte. Dopo l´incidente, il traffico dei mezzi pesanti è stato bloccato a Martigny e ad Aosta.

La "strada della morte"

Nel corso degli anni sono innumerevoli gli incidenti anche mortali che si sono verificati nei pressi del luogo dell´incidente: nell´aprile del 2005 sulla parte svizzera del passo era uscito di strada un bus, provocando la morte di 13 persone e 14 feriti.

Dall´uscita del traforo del Gran San Bernardo fino ad Etroubles la strada è in discesa e ci sono diversi tornanti da affrontare. "Già all´inizio della discesa ci siamo accorti che l´autista scendeva troppo veloce e che non aveva dimestichezza con le curve. Poi c´è stato lo schianto": così un giovane tifoso juventino di Neuchâtel che era sul pullman ha descritto l´incidente all´ANSA.

"Ho avuto subito la sensazione che non fosse preparato per la guida - ha proseguito - e qualcuno sul bus gli aveva persino detto di fare attenzione". Secondo altri testimoni, sul pullman c´era un clima di festa, tra canti e cori, in attesa di raggiungere lo stadio di Torino.

"Abbiamo più volte fatto presente l´urgenza di una variante che consenta di far passare i mezzi pesanti fuori dall´abitato", ha ricordato il sindaco di Etroubles, Massimo Tamone. È prevista nel piano dei lavori 2007-2011 la variante finanziata dall´Anas che collegherà l´uscita autostradale con la strada statale 27: verranno realizzate due gallerie, rispettivamente di un chilometro e cinquecento metri e di due chilometri e seicento metri, che passeranno sotto i due paesi Etroubles e Saint-Oyen. Il progetto comporta inoltre la costruzione di un viadotto a due campate di duecento metri che attraverserà la Valle del Gran San Bernardo. 128 milioni di euro sono appena stati stanziati e i lavori devono ancora iniziare.

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