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SVIZZERA

Non ripartono le motosacoche

Il celebre marchio ginevrino aveva tentato un rilancio con biciclette elettriche di lusso. Ora è in fallimento.
Screenshot video Instagram Motosacoche
Fonte Ats ans
Non ripartono le motosacoche
Il celebre marchio ginevrino aveva tentato un rilancio con biciclette elettriche di lusso. Ora è in fallimento.

GINEVRA - La rinascita del mitico marchio ginevrino di motociclette Motosacoche come produttore di biciclette elettriche di lusso è abortita. L'azienda è stata dichiarata in fallimento lo scorso 27 ottobre e da allora è in liquidazione, riporta oggi il Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC).

Il marchio era stato rilanciato in pompa magna nel settembre del 2021 dall'imprenditore ginevrino Paul Merz, con l'obiettivo di produrre biciclette elettriche - al prezzo di oltre 12'000 franchi nel listino di base - in grado di raggiungere i 45 km/h su strada.

Motosacoche aveva raccolto 1,2 milioni di franchi nell'estate del 2022 per avviare la produzione del suo modello Type-A, proposto a oltre 15'000 franchi, opzioni escluse, sul sito web dell'azienda.

Un marchio mitico in Svizzera - Prima di questo fallito tentativo di rilancio, Motosacoche è stato un produttore svizzero di motociclette fondato nel 1899 da Henri e Armand Dufaux a Ginevra. L'azienda ha prodotto le due ruote fino al 1956, per poi concentrarsi sui motori fissi e industriali. Alla fine degli anni Venti, al culmine della produzione, contava fino a 1200 dipendenti, ricorda l'enciclopedia in linea Wikipedia.

Nel 1984 Motosacoche è stato assorbito da Jean Gallay, specialista ginevrino di componenti in metallo di alta precisione. La sua sede, situata a Carouge (GE), è stata demolita. Al suo posto sorge ora la banca Pictet.

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