UBS, utile sopra le attese nel terzo trimestre

Su base annua si tratta di un aumento del 74%. Ermotti: «Il nostro bilancio resiliente, pilastro fondamentale della nostra strategia, si conferma solido»
ZURIGO - UBS ha realizzato un utile netto di 2,48 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell'anno, in aumento del 74% su base annua. Si tratta di un risultato decisamente migliore di quello atteso dagli analisti.
In una nota odierna, la banca afferma inoltre di aver compiuto progressi significativi nel suo programma di riduzione dei costi. I ricavi hanno raggiunto i 12,76 miliardi di dollari, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le spese del gruppo sono diminuite del 4% a 9,83 miliardi.
L'utile prima delle imposte è balzato in avanti del 47% su base annua, a 2,83 miliardi, trainato dal core business. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 77,0%.
«Eccellente performance» - «I risultati finanziari di UBS sono straordinari e l'integrazione di Credit Suisse procede senza intoppi»: è la lettura dell'andamento della banca operata oggi dal presidente della direzione Sergio Ermotti, che ha presentato conti trimestrali nettamente superiori alle attese degli analisti che prevedevano un utile netto decisamente inferiore, in media attorno ai 1,13 miliardi di dollari.
«Abbiamo conseguito un'eccellente performance finanziaria nel terzo trimestre 2025, sostenuta dalla forte dinamica delle nostre attività principali e da una rigorosa esecuzione delle priorità strategiche», afferma il 65enne, citato in un comunicato diffuso dall'istituto. «Abbiamo registrato un'elevata attività da parte della clientela privata e istituzionale, con il patrimonio investito che ha sfiorato i 7000 miliardi di dollari».
«Il nostro bilancio resiliente, pilastro fondamentale della nostra strategia, si conferma solido e ci consente di continuare a investire in talenti, tecnologia e competenze», prosegue il dirigente. Riguardo all'acquisizione di Credit Suisse, «continuiamo a portare avanti con successo l'integrazione».
UBS consolida insomma la sua posizione «per una crescita duratura e la creazione di valore nel lungo termine», conclude il CEO in carica dall'aprile 2023 (e in precedenza dal novembre 2011 all'ottobre 2020).
Nel trimestre in esame, la banca ha riacquistato 1,1 miliardi di dollari delle proprie azioni. Per l'ultimo trimestre sono previsti riacquisti per 0,9 miliardi, mentre l'obiettivo di 3 miliardi per l'intero anno è sulla buona strada, precisa la banca. Il dividendo dovrebbe crescere di oltre il 10%.




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