Sempre meno gente per negozi: commercio al dettaglio in sofferenza

Nemmeno il Black Friday e il periodo natalizio sono riusciti a compensare le perdite dei mesi precedenti
ZUGO - Soffre il fatturato del commercio al dettaglio in Svizzera: la gente spende meno in articoli non alimentari, emerge dalle stime pubblicate oggi dall'istituto di ricerche di mercato GfK.
Complessivamente nel 2024 le vendite sono diminuite (rispetto all'anno prima) dello 0,2%, fa sapere la società con sede a Rotkreuz (ZG), che pubblica una sua stima periodica. A trainare gli acquisti del periodo - peraltro interessato da un'inflazione all'1,1% - è stato il comparto alimentare, che segna +1,3%; in sensibile calo è invece il segmento non alimentare, che arretra del -2,6%.
«Il morale dei consumatori rimane basso, con conseguente continua riluttanza a spendere», commentano gli specialisti di Gfk. «In alcuni settori le vendite del Black Friday e di Natale sono state positive, ma non sono riuscite a compensare le perdite dei mesi precedenti».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!