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SVIZZERA

Crollo storico dei pernottamenti nel primo semestre 2020

La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1%.
ARCHIVIO KEYSTONE
Il coronavirus ha pesato enormemente sul settore turistico svizzero nei primi sei mesi del 2020.
Crollo storico dei pernottamenti nel primo semestre 2020
La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1%.
In Ticino la contrazione è stata del 54%, nei Grigioni del 48%.
NEUCHATEL - Nel primo semestre del 2020 il settore alberghiero ha registrato 9,9 milioni di pernottamenti in Svizzera, ossia una diminuzione pari al 47,5% (–8,9 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. ...

NEUCHATEL - Nel primo semestre del 2020 il settore alberghiero ha registrato 9,9 milioni di pernottamenti in Svizzera, ossia una diminuzione pari al 47,5% (–8,9 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1% (–6,1 milioni), registrando un totale di 4,1 milioni di pernottamenti. La domanda indigena, dal canto suo, ha generato 5,8 milioni di pernottamenti, pari a una contrazione del 32,4% (–2,8 milioni). «A spiegare il bilancio negativo è il contesto straordinario legato alla Covid-19»: è quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).

In Ticino la contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è stata del 54%, nei Grigioni del 48%.

Eppure l'anno era iniziato bene: a gennaio e febbraio i pernottamenti erano nettamente aumentati (rispettivamente +6,3% e +6,4%) rispetto al 2019. Marzo e aprile, con il boom della pandemia e le misure rigide di lockdown, hanno portato a un crollo vertiginoso che è stato seguito da un timido e progressivo miglioramento della domanda interna a maggio e giugno.

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