«Sogno ancora di vincere un campionato con l'Ambrì»

Jean-Guy Trudel ha raccontato di essere stato contattato dal club biancoblù, ma che un eventuale colloquio si terrà solo a fine stagione
Jean-Guy Trudel ha raccontato di essere stato contattato dal club biancoblù, ma che un eventuale colloquio si terrà solo a fine stagione
AMBRÌ - Ad Ambrì nessuno l'ha dimenticato. Fra i tifosi biancoblù, il nome di Jean-Guy Trudel – nonostante siano passati 18 anni dal suo addio – è ancora sulla bocca di tutti. C'è chi da tempo sogna un suo ritorno da allenatore o da dirigente. Ma non sono soltanto i tifosi a pensare e a sperare in un “ricongiungimento”. Anche nei piani alti della società, secondo quanto raccontatoci dal 50enne canadese, stanno cercando di capire se Trudel (attuale GM ed head coach dei Peoria Rivermen, squadra di SPHL) possa essere la persona giusta alla quale affidare la panchina e/o eventualmente la scrivania da direttore sportivo.
Anzitutto, l'idolo della Valascia ha dichiarato di aver seguito quanto accaduto nelle ultime settimane: «Certo, ho seguito la vicenda che ha coinvolto l'addio di Cereda e Duca. È una situazione molto delicata perché nelle vene di Duke e Luca scorre sangue biancoblù. Quando decidi di allenare o dirigere un club sportivo, sei anche consapevole che un giorno o l'altro tutto finirà. Hanno avuto un lungo percorso fantastico e saranno ricordati per sempre».
L'Ambrì è in una fase di transizione e per il futuro circola anche il tuo nome...
«È sempre bello sapere di far parte di queste discussioni. Un po' come Luca, nutro una passione enorme per l'Ambri, il club e i tifosi. Sono stato trattato benissimo in Ticino, dove ho trascorso i quattro anni migliori della mia vita».
Ma qualcuno ti ha già contattato?
«Non ho parlato con l'Ambrì, ma dopo la separazione da Cereda e Duca ho ricevuto un'email dal presidente, che sfortunatamente ho letto tre settimane dopo, poiché era finita nella cartella degli spam. In seguito ho visto che l'Ambrì stava migliorando e, da parte mia, voglio essere leale nei confronti della mia squadra, quindi contatterò il club biancoblù al termine del campionato. Sono una persona molto corretta e non voglio mancare di rispetto ai miei attuali giocatori qui a Peoria. Una volta finita la mia stagione, spero di poter avere una conference call con l'Ambrì».
TiPressCosa vuoi dire ai tifosi, ancora innamorati di te malgrado i tanti anni trascorsi?
«Voglio dire grazie. Sono stato estremamente fortunato ad aver avuto l'opportunità di trascorrere quattro anni in uno dei Paesi più affascinanti al mondo, praticando lo sport che amo di fronte a tifosi appassionati che mi hanno accolto come uno di loro. L'ho sempre detto, sogno un giorno di vincere un campionato con l'Ambrì».
Come vanno le cose a Peoria?
«Mi sento molto fortunato poiché lavoro con un gruppo dirigenziale fenomenale da molto tempo. Abbiamo vinto due campionati negli ultimi quattro anni e siamo arrivati in finale per cinque volte negli ultimi nove. Quest'anno abbiamo perso molti dei giocatori d'esperienza, ma è una grande sfida costruire un gruppo vincente puntando sui giovani. C'è molto da insegnare, ma è un aspetto che amo del mio lavoro».








