
GINEVRA - Doveva esserci un turno quasi completo, ed invece questa sera si giocherà soltanto a Ginevra, dove è atteso l'Ambrì di Cereda. Con il campionato pesantemente scosso dall'onda Covid, tra squadre in quarantena e rinvii forzati, il nuovo anno dell'hockey svizzero è iniziato a singhiozzo e con uno scenario che nessuno si augurava di dover riaffrontare. Saltata la Spengler e con una situazione nettamente peggiorata soprattutto da metà dicembre in poi, la Lega ha deciso di stringere i denti e andare avanti compatta. Scartata l'eventualità di uno stop, complicatissimo sia a livello finanziario che organizzativo - all'orizzonte ci sono i Giochi di Pechino e in maggio pure i Mondiali -, “the show must go on” e la speranza di tutti è che la situazioni migliori in tempi piuttosto brevi. Domenica ha così inaugurato il nuovo anno l'incontro dell'Hallenstadion tra Zurigo e Friborgo, questa sera toccherà invece ai leventinesi e ai ginevrini riassaporare finalmente il ghiaccio.
I biancoblù, che tra sosta e quarantena non giocano dall’11 dicembre - giorno del 4-1 rifilato in trasferta all'Ajoie -, dovranno ritrovare il giusto ritmo cambio dopo cambio. Le uniche note positive di questo stop forzato sono arrivate dall'infermeria, che si è svuotata grazie ai recuperi di capitan Fora, Zwerger e Conz.
Chi cercherà di complicare e rovinare il ritorno alla competizione dell'Ambrì è il Ginevra di Jan Cadieux, coach che da quando ha preso il timone della squadra ha infilato 6 vittorie in 8 match (18 punti), rilanciando i suoi. Pure le Aquile hanno già fatto i conti col Covid e hanno alle spalle una quarantena, ma prima di Natale erano già tornate in pista a Zugo confermandosi in grande crescita nonostante alcune defezioni, con il 5-1 inflitto ai Tori il 23 dicembre nel segno dei suoi stranieri e in particolare dello scatenato Winnik, autore di una tripletta.
Doveva esserci un turno quasi completo, ed invece questa sera si giocherà soltanto a Ginevra, dove è atteso l'Ambrì di Cereda. Con il campionato pesantemente scosso dall'onda Covid, tra squadre in quarantena e rinvii forzati, il nuovo anno dell'hockey svizzero è iniziato a singhiozzo e con uno scenario che nessuno si augurava di dover riaffrontare. Saltata la Spengler e con una situazione nettamente peggiorata soprattutto da metà dicembre in poi, la Lega ha deciso di stringere i denti e andare avanti compatta. Scartata l'eventualità di uno stop, complicatissimo sia a livello finanziario che organizzativo - all'orizzonte ci sono i Giochi di Pechino e in maggio pure i Mondiali -, “the show must go on” e la speranza di tutti è che la situazioni migliori in tempi piuttosto brevi. Domenica ha così inaugurato il nuovo anno l'incontro dell'Hallenstadion tra Zurigo e Friborgo, questa sera toccherà invece ai leventinesi e ai ginevrini riassaporare finalmente il ghiaccio.
andranno in un sacco e torneranno in un baule, auguri