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NATIONAL LEAGUENon solo hockey: «Aiutare gli anziani è stato gratificante»

05.05.20 - 08:00
Froidevaux: «Mondiali a Losanna cancellati? Abbiamo scoperto sulla nostra pelle com'è difficile contenere una pandemia»
Keystone, archivio
Non solo hockey: «Aiutare gli anziani è stato gratificante»
Froidevaux: «Mondiali a Losanna cancellati? Abbiamo scoperto sulla nostra pelle com'è difficile contenere una pandemia»
HOCKEY: Risultati e classifiche

LOSANNA - L'emergenza legata al coronavirus continua e non si conoscono ancora le date per la ripresa della National League.

Ciò nonostante gli allenamenti individuali dei giocatori del massimo campionato elvetico sono iniziati ormai da qualche settimana, anche se non tutte le squadre hanno il roster definitivo in vista del prossimo anno.

Alcune non hanno completato il pacchetto stranieri, mentre altre stanno ancora cercando l'allenatore. Dal canto suo il Losanna – che ha colto la sesta posizione in regular season e che avrebbe dovuto affrontare il Davos negli scorsi playoff – si è ritrovato proprio all'ultimo a fare i conti con molti cambiamenti, che hanno portato anche all'allontanamento di coach Peltonen e del ds Alston. «È stata una stagione “double face” per il Losanna», è intervenuto il capitano dei vodesi Etienne Froidevaux. «Da un lato abbiamo raggiunto l'obiettivo della qualificazione ai playoff, ma dall'altro avremmo dovuto fare molto meglio, visto il potenziale della nostra squadra. Abbiamo concesso troppi regali che ci sono costati parecchi punti e questo è stato abbastanza frustrante. Mi è anche dispiaciuto non aver potuto salutare in maniera degna quei compagni con cui ho giocato insieme per diverse stagioni e che hanno terminato la loro avventura a Losanna proprio due mesi fa»

Alla fine molte cose sono cambiate dalle parti della Malley, dalla proprietà allo staff tecnico. In panchina fuori Peltonen e dentro McTavish... «Iniziamo una nuova sfida e il progetto della società è interessante. Il desiderio di tutto l'ambiente è quello di riuscire a costruire qualche cosa di vincente, ma non bisogna sottovalutare nessun dettaglio. Ci siamo infatti resi conto di quanto sia diventato equilibrato il campionato. In quest'ottica dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso».

Come hai vissuto il periodo di quarantena dovuto al Covid-19? «Per quanto mi riguarda è andato tutto bene. Finora sono stato fortunato, visto che i miei cari e le persone a me più strette sono in salute. Vivo in una cittadina tranquilla vicino a Losanna con la mia ragazza (e il suo cane, ndr) e in queste ultime settimane ne ho approfittato per ricaricare le batterie, cercando di mantenere una forma fisica accettabile. Oltre a questo la società ha organizzato un progetto in cui noi giocatori aiutiamo i nostri tifosi più anziani in questo periodo di pandemia, con la spesa, colloqui telefonici e servizi di trasporto. Ho avuto un buon feedback e mi ha fatto molto piacere rendermi utile sostenendo le persone che possono trovarsi in difficoltà. È stato gratificante». 

E la Svizzera ha perso i Mondiali che sarebbero iniziati fra pochi giorni a Zurigo e a Losanna... «Per diversi mesi Abbiamo visto ogni giorno le persone che hanno lavorato senza sosta per organizzare la Coppa del Mondo. Hanno fatto le cose in grande e sono stati spesi molti soldi, oltre che molte energie e tanto tempo prezioso. Ormai è andata in questo modo e abbiamo scoperto sulla nostra pelle quanto può essere difficile contenere una pandemia».

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