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FCL«Conosco bene gli avversari: il Lugano dovrebbe usare la loro stessa tattica»

24.08.23 - 08:30
Nella scorsa stagione Gerry Gerosa - collaboratore di Urs Fischer all'Union Berlino - ha analizzato ben quattro volte l'Union St-Gilloise.
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«Conosco bene gli avversari: il Lugano dovrebbe usare la loro stessa tattica»
Nella scorsa stagione Gerry Gerosa - collaboratore di Urs Fischer all'Union Berlino - ha analizzato ben quattro volte l'Union St-Gilloise.
Il ticinese è il responsabile delle analisi degli avversari per le partite internazionali.
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SAINTE-GILLOISE - Il Lugano sarà di scena sul campo dell'Union Saint Gilloise - nella serata odierna (ore 20.30) - per disputare il match d'andata, valido per i playoff di Europa League. Nella scorsa edizione la formazione belga era stata eliminata allo stadio dei quarti di finale per mano del Bayer Leverksen, ma nel turno precedente aveva estromesso l'Union Berlino del coach elvetico Urs Fischer. Ricordiamo che i tedeschi – qualificatisi per i gironi della prossima Champions League, in seguito all'ottimo quarto posto ottenuto in Bundesliga – possono beneficiare dei servigi di Gerry Gerosa, in qualità di responsabile delle analisi degli avversari per le partite internazionali.

Proprio il ticinese, che conosce molto bene i belgi, ha voluto spiegarci pregi e difetti dei prossimi rivali dei bianconeri. «L'anno scorso abbiamo affrontato quattro volte l'Union St. Gilloise, dapprima nella fase a gironi di EL e poi negli ottavi di finale, ottenendo una vittoria, un pareggio e due sconfitte», ha analizzato Gerosa. «Ci aspettavamo degli avversari più aggressivi, invece hanno giocato in contropiede e in una di queste ripartenze hanno realizzato la rete della vittoria. Nei gironi siamo comunque riusciti a vincere 1-0 in Belgio e ritengo nel complesso che la nostra stagione sia stata da incorniciare, anche perché prima eravamo riusciti a eliminare l’Ajax». 

Ma l'Union St. Gilloise è alla portata di questo Lugano? «Sono dell'idea che i bianconeri abbiano tutte le carte in regola per giocarsi la qualificazione, senza pressioni in quanto disputeranno in tutti i casi i gironi di Conference League. Oltre a questo, rispetto alla scorsa stagione, l’USG ha cambiato diversi punti di riferimento. La squadra è stata rivoluzionata e questo potrebbe essere un vantaggio per il Lugano, visto che si troverà davanti una formazione non ancora “rodata”. Oltre all'allenatore – sostituito nel mese di luglio – il club ha infatti venduto diversi giocatori importanti, come la punta centrale Boniface, il leader nonché regista Teuma, l'uomo d'ordine davanti alla difesa Lynen e anche due difensori centrali titolari. Posso dire che il nuovo tecnico viene dall'esperienza in Italia maturata con il Genoa, dove ha sempre utilizzato una difesa a quattro. Nella scorsa stagione i belgi scendevano invece prevalentemente in campo con una difesa a tre e anche quest'anno mi sembra che abbiano adottato lo stesso modulo. Dopo due turni di campionato, vinti contro avversari di rilievo, hanno inoltre venduto anche Nieuwkoop, un terzino destro a tutta fascia che ci aveva messi in difficoltà». 

A cosa dovrà quindi fare maggiormente attenzione il Lugano, soprattutto in terra belga? «Credo che l'USG giocherà per la prima volta nella sua storia una partita europea nel proprio stadio, una piccola struttura di 9'000 posti con un pubblico molto caldo, che spingerà i propri giocatori al massimo. Oltre agli spettatori, i bianconeri dovranno stare molto attenti a elementi come il centrocampista Amani – sempre pronto a inserirsi in fase offensiva – all’esterno Lapoussin – un mancino rapido e pericoloso, schierato spesso a destra – e alla punta Eckert Ayensa, veloce e con un senso spiccato del gol. I belgi sono una squadra fisicamente forte e nel reparto arretrato due difensori su tre superano i 190 cm d'altezza. Non bisognerà nemmeno sottovalutare la “riserva” Nilsson, possente e veloce punta centrale svedese. Infine, a livello tattico, la squadra mi aveva colpito nella fase di costruzione del gioco, dove era brava a creare una superiorità numerica sulle fasce. La tendenza era quella di abbassare un centrocampista, spesso Amani, sulla linea dei difensori – soprattutto a destra – facendo così allargare il difensore centrale destro in fascia e di conseguenza l'esterno (il quinto) si alzava sulla linea degli attaccanti. In questo modo si piazzavano entrambi sulla corsia esterna, creando una superiorità numerica che ci ha creato diversi problemi. In casa l’USG è una squadra che gioca un calcio più propositivo e offensivo, mentre in trasferta si difende bene per ripartire in velocità. Il Lugano dovrebbe quindi utilizzare la stessa tattica senza però snaturare il proprio gioco».

E tu Gerry, sei ancora in vacanza almeno fino al sorteggio di Champions League del prossimo 31 agosto? «Quando la propria compagine inizia la preparazione, nessuno è più in vacanza. L’Union Berlino sta cercando di inserire nella rosa giocatori di qualità e quindi anche per me è importante seguire il loro sviluppo nel sistema di gioco della squadra, il tutto comunque con la... vista sul Lago di Lugano».

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COMMENTI
 

franco1956 8 mesi fa su tio
si vince segnando un gol più degli avversari.Elementare Watson!!!!

Net21 8 mesi fa su tio
bravo gerry
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