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Ruben Fontana: "Bisogna sempre sapersi mettere in gioco"

L’ex giocatore bianconero ci parla del cambio della guardia nel Ceresio e sulle prospettive future della squadra in Prima Lega, con un occhio di riguardo sempre sull’interessante progetto HCC-HCL-GDT
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Ruben Fontana: "Bisogna sempre sapersi mettere in gioco"
L’ex giocatore bianconero ci parla del cambio della guardia nel Ceresio e sulle prospettive future della squadra in Prima Lega, con un occhio di riguardo sempre sull’interessante progetto HCC-HCL-GDT
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LUGANO - Da poco tempo il Ceresio ha una nuova guida, si tratta di Beat Lautenschlager, tecnico conosciuto per le sue capacità formative avendo allenato per diversi anni anche delle squadre giovanili. Ha preso il posto di Ruben Fontana, ...

LUGANO - Da poco tempo il Ceresio ha una nuova guida, si tratta di Beat Lautenschlager, tecnico conosciuto per le sue capacità formative avendo allenato per diversi anni anche delle squadre giovanili.

Ha preso il posto di Ruben Fontana, al quale abbiamo chiesto innanzitutto se per lui il fatto di aver abbandonato la panchina si tratta di una sconfitta personale: “Assolutamente no, credo invece che ognuno che occupa questi incarichi debba avere il coraggio di mettersi in discussione quando arriva il momento giusto per farlo. Sapevamo che non sarebbe stato facile iniziare quest’avventura, dovendo formare una squadra nuova con giocatori dalle diverse mentalità. L’inizio è stato tuttavia più difficile del previsto e questo ci ha indotto ad un’attenta riflessione, al termine della quale è partita poi la decisione di cambiare allenatore”.

Un nuovo tecnico, che sa come lavorare con i ragazzi...
“Beat Lautenschlager lo conosco sin da quando allenava a Bienne quando io ero ancora giocatore. Ha sempre lavorato con grande profitto, anche quando è poi passato alla guida del Grasshopper. Insomma, in lui ho visto il tecnico giusto per continuare a portare avanti la nostra filosofia”.

Ora bisogna risalire la china, la classifica per ora è ancora deficitaria...
“Esattamente, il nostro obiettivo è finire tra le prime otto per disputare i playoff. Raggiunto questo stadio poi potremo lavorare con maggiore efficacia, tutti sanno come spesso quest’appendice sia imprevedibile, in grado di sovvertire ogni pronostico. I playoff, insomma, sono un altro campionato, ma facciamo un passo alla volta, poi vedremo”.

Intanto c’è il progetto Ceresio-Lugano-GdT da portare avanti...
“E lo faremo con tutte le nostre forze perché crediamo in questo  nuovo disegno. Abbiamo tracciato delle linee precise per il futuro, bisognerà tenere sempre rimboccate le maniche e lavorare per il bene comune di tutti. Le premesse per un futuro roseo ci sono tutte, assolutamente”.

Ma è vero che Lautenschlager stava per finire al Lugano?
“Era uno dei papabili, qualcuno ha ipotizzato questa idea perché ci aveva visti assieme alla Resega. In realtà lui era a Lugano perché era in contatto con noi. Il nostro dialogo è iniziato ancor prima di cominciare la stagione, ora è maturato concretamente”.

Il Ceresio potrebbe essere per lui un ideale trampolino di lancio in vista di un ingaggio in bianconero?
"Stiamo guardando troppo in là, tutto è possibile. Alla fine della stagione lui è libero di scegliere, ma per ora a me interessa il presente, quindi parliamo solo del Ceresio, poi si vedrà”.

Foto d’apertura: Archivio Ti-Press

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