Albrecht: "Non sapevo più niente"

Per la prima volta dopo la terribile caduta di Kitzbühel lo sciatore parla ai media del suo stato di salute e delle sensazioni avute. Oggi tornerà a casa e presto vuole rimettere gli sci.
Per la prima volta dopo la terribile caduta di Kitzbühel lo sciatore parla ai media del suo stato di salute e delle sensazioni avute. Oggi tornerà a casa e presto vuole rimettere gli sci.
BERNA – Daniel Albrecht sta bene. Dimagrito di più di dieci chili ma con un sorriso raggiante, il campione svizzero è tornato in pubblico a più di tre mesi dalla terribile caduta di Kitzbühel, che lo aveva costretto prima al coma artificiale e poi a una lunga riabilitazione. “Sono contento di essere di nuovo qui e di essere così in forma. Ho avuto un grave incidente e sono stato via a lungo, ma adesso sono tornato. È bello rivedervi tutti”.
Oggi può finalmente lasciare l’Inselspital di Berna, dove era stato trasferito lo scorso 15 febbraio per la riabilitazione, che si è basata sulla terapia linguistica e su quella per la concentrazione, oltre all’allenamento fisico. “Oggi posso tornare a casa e sono sano. È una bellissima sensazione. Del giorno dell’incidente non ricordo assolutamente nulla, solo di quello precedente. Ho guardato il video della caduta ed è stata una sensazione strana, perché sapevo che sono io quello in immagine, ma non c’era un collegamento, per cui sembrava che fosse un’altra persona”.
Albrecht non ha più memoria nemmeno del momento del risveglio dal coma artificiale, durato tre settimane. “So che c’erano delle persone attorno a me, ma i ricordi che ho adesso iniziano nel mese di marzo, quindi dopo che sono arrivato qui a Berna. Non sapevo più niente, né che anno è, né quanti anni avevo io. Non sapevo nemmeno più di essere uno sciatore bravo”.
Ora il 27enne tornerà a casa per un po’, nel suo Vallese: “Ovviamente sono contento. Inizierò a lavorare sul mio fisico per guarire completamente e poter poi tornare a sciare. Ora sono come un giovane che deve riprendere da capo e non è detto che riuscirò a tornare a fare il professionista. Devo fare un passo dopo l’altro e vedere cosa accadrà, ma farò di tutto per tornare ai massimi livelli, perché fare lo sciatore era veramente un bel mestiere”.
Prima di concludere Albrecht ci tiene a ringraziare diverse persone: “Tutti coloro che mi sono stati vicini in questo periodo, la mia famiglia, la mia ragazza e i medici, nonché le persone che mi hanno aiutato subito dopo la caduta. E non da ultimo i fan: ho ricevuto tantissime lettere e e-mail, ho sentito di moltissime persone che mi hanno pensato o che sono andate in chiesa ad accendere una candela per me. È una cosa immensa, che mi ha sorpreso molto, mi ha fatto tantissimo piacere e per cui sono grato”.
Nel periodo in ospedale lo sciatore ha anche creato una fondazione chiamata Never Give Up, di cui alla conferenza stampa indossava la maglietta: “Verranno stampate delle magliette da vendere il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza a Pro Integral e Fragile Suisse, due associazioni che aiutano persone con lesioni al cervello e i loro familiari”.
Daniela Bleeke Sollberger/GLM
Foto d’apertura: Keystone/Marcel Bieri





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