ACB-GC, Manuel Rivera vuole la rivincita

Il capitano dei granata suona la carica per rifarsi della cocente sconfitta rimediata martedì a Zurigo e ottenere finalmente la prima vittoria in casa davanti ai propri tifosi.
BELLINZONA – La sconfitta di martedì contro il Grasshopper a Zurigo è stata la peggiore della stagione per il Bellinzona, non tanto per il risultato (1-3) ma per come è scaturita. I granata sono infatti scesi in campo - secondo l’allenatore Marco Schällibaum - dando solo il trenta per cento. Già questa sera (19.45) i capitolini hanno però la possibilità di rifarsi proprio contro gli zurighesi, questa volta al Comunale.
Manuel Rivera, capitano e bandiera della squadra, crede nella rivincita: “Fisicamente stiamo bene. Stiamo recuperando le forze, di cui avremo bisogno per affrontare il GC. Certo, dopo una sconfitta così il morale non è al massimo, ma dobbiamo reagire in modo da fare una bella gara, anche per i nostri tifosi che ci seguono sempre assiduamente, e trovare finalmente la prima vittoria in casa”.
Il Bellinzona visto in Coppa Uefa non sembra essere lo stesso della Super League. “Sono due cose completamente diverse – indica Rivera – non credo nemmeno sia una questione di pressione, ma è difficile da spiegare. Ultimamente stiamo giocando molto, il che non deve essere una scusa, ma è dura gareggiare in tre competizioni, ora che si è aggiunta anche la Coppa Svizzera. Dobbiamo capire che la nostra realtà sono Aarau, GC, Zurigo, Basilea e non il Galatasaray. La Coppa Uefa per noi vale meno del campionato”.
Con i risultati che stentano ad arrivare, il primo ad essere in discussione è sempre l’allenatore. “Con Marco Schällibaum funziona bene. Si lavora come siamo abituati a fare a Bellinzona, anche con i tecnici precedenti. Va tutto bene, a prescindere dai risultati che non arrivano”.
In qualità di capitano Manuel Rivera può dare il suo apporto particolare alla squadra in momenti non troppo felici. “Ho sempre cercato di motivare i compagni, ma forse più da giocatore che da capitano. Anche altri, come Mangiarratti o Miccolis, un po’ quelli con più esperienza, cercano di tirare su il morale di chi ne ha bisogno. Molto di più non possiamo fare”.
In coppa e contro il Grasshopper ha giocato anche Yacine Hima, un “bel giocatore e lo si sapeva. Sta recuperando e bisogna lasciargli il tempo per integrarsi. Può dare un buon apporto alla squadra, come molti altri d’altronde. Una concorrenza per me? Se è di quelle che porta bene, ben venga. Nessuno è sicuro di giocare e a nessuno piace stare in panchina, ma se è per il bene della squadra sono il primo a farlo senza esitazione”.
Foto d’apertura: Ti-Press/Samuel Golay




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