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Lugano-Dragons: Tommaso Romeo si racconta

Foto d'archivio
Lugano-Dragons: Tommaso Romeo si racconta
SPORT: Risultati e classifiche
La seconda ala svizzera sa che è arrivato il tanto atteso momento di mostrare quello che vale. Tommaso Romeo, classe 1981, ha contribuito alla scalata del Lugano dalla 2.a lega alla LNA. Quest'anno, con la partenza improvvisa dell’americano D...

La seconda ala svizzera sa che è arrivato il tanto atteso momento di mostrare quello che vale. Tommaso Romeo, classe 1981, ha contribuito alla scalata del Lugano dalla 2.a lega alla LNA. Quest'anno, con la partenza improvvisa dell’americano Donovan, è entrato di diritto nel sestetto base dei Dragons.

Un docente di ginnastica con la passione per il volley negli anni delle Scuole Medie, la prima squadra amatoriale e poi, finalmente, una squadra "vera": così è iniziata la carriera di Tommaso Romeo una delle due ali titolari dei Dragons: "Ho iniziato a gio-care a 13 anni. Frequentavo le scuole medie in Ticino ed ho iniziato a divertirmi con i miei compagni, dopo qualche anno mi sono iscritto ad una squadra amatoriale a Rancate e quindi all’età di 17 anni sono approdato alla corte della PVL con la quale ho scalato i massimi vertici del volley svizzero.

La permanenza nel massimo campionato è però coincisa con una campagna acquisti importante che ha portato a Lugano un’ala americana e due giocatori brasiliani, senza contare la presenza in squadra del Nazionale svizzero Coco.
“La consapevolezza di non poter competere con dei professionisti, come Nielsen (l’anno scorso) e Donovan (quest’anno) non ha fatto diminuire la mia voglia di imparare e dimostrare le mie doti, anzi mi sono sempre impegnato a fondo durante gli allenamenti pronto a recitare il mio ruolo quando sarei stato chiamato da coach Bettello.”
Ebbene, il momento è finalmente arrivato, infatti Donovan ha lasciato la società prima dell’inizio della stagione 2006-2007 e quindi Romeo è stato chiamato a sostituirlo nel sestetto base di una PV Lugano molto ambiziosa.

A differenza dei vari Baiano, Caio e Newcomb, tutti giocatori professionisti, Tommy ha anche un lavoro impegnativo come fisioterapista al Centro Fitness Atlantide, che però non prende come scusa per sentirsi svantaggiato rispetto a chi può concentrarsi unicamente sull'allenamento serale.

Con i suoi 184 centimetri, Tommy non è certo un’ala particolarmente alta, ma ha sicuramente altre qualità: "Ho una discreta elevazione ed un braccio veloce, cosa che mi avvantaggia rispetto al muro avversario.  Il mio colpo preferito è il “mani fuori”, tocco che se eseguito bene e regolarmente innervosisce non poco l’avversario che ci si trova davanti. La ricezione è sicuramente il fondamentale più richiestomi da coach Bettello, infatti è solo grazie alla perfetta costruzione del gioco che i centrali luganesi posso incidere sull’esito di una partita. Purtroppo negli ultimi anni questo è stato il punto debole dei Dragoni con la relativa penalizzazione degli attacchi centrali.”

Come ci si sente alla consapevolezza che il proprio posto potrebbe ancora essere messo in discussione da un probabile rinforzo straniero? “Al momento mi godo il mio momento rimanendo molto umile e continuando a lavorare seriamente, d’altronde l’essere titolare crea delle emozioni particolari ad ogni partita, ed inoltre mi da l’opportunità di mostrare tutto il mio valore.”
Sabato arriva il Münsingen: "Non è ancora una partita determinante, ma vincendola ci permetterà di mantenere la testa della classifica, in compagnia di squadre più bla-sonate della nostra. Spero che la palestra La Gerra sarà gremita di pubblico e che potremo così inaugurare al meglio la nuova stagione in LNA.

 

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