Il futuro delle discoteche secondo Gabry Ponte


Il vate della dance made in Italy intervistato dai ragazzi di Radioimmaginaria, e la domanda è di quelle grosse.
BASILEA - Basilea, giorno 6. La finale è finalmente arrivata e tra qualche ora scopriremo ufficialmente il vincitore di Eurovision 2025. Quest’anno la SSG SRR, la televisione svizzera che organizza l’Eurovision, ha avuto un'idea geniale: l'Arena Plus.
La finale di ESC2025, l'evento non sportivo più seguito al mondo, non sarà seguita solo dalla St.Jakobshalle, l'arena che ospita l'evento, ma anche dal St.Jakobs Park, lo stadio di calcio del Basilea.
60.000 "Eurofans", seguiranno la finale tutti insieme allo stadio, assistendo anche ad un concerto di apertura di un'ora e mezza a cui parteciperanno tanti artisti che hanno partecipato agli ESC degli ultimi anni.
Nel centro della città, per tutta la settimana di Eurovision, è stata allestita nella zona della Munsterplatz la discoteca più piccola del mondo. Si chiama “Teledisko” e consiste in una mini discoteca a gettoni montata in una cabina telefonica riciclata.
Non è l’unica presente in Europa, l’idea di convertire cabine dismesse in luoghi per ascoltare la musica è nata in Germania, infatti Berlino ne è piena. Basilea questa settimana si è trasformata nella capitale mondiale della musica. C’è però un dato particolare, che stona con tutto quello che vi abbiamo raccontato in questi giorni: sempre meno adolescenti vanno in discoteca.
Non sappiamo nemmeno noi il perché ma circondati da tutte queste persone che ballano in continuazione ci è venuto spontaneo pensarci. Sempre più spesso, come se non bastasse, le discoteche vengono associate a eventi drammatici, come risse, accoltellamenti o episodi ancora più violenti. Così, per chiarirci le idee, ne abbiamo parlato con Gabry Ponte, in gara per San Marino con la canzone “Tutta l’Italia”.
Prima ancora di essere uno dei protagonisti di questo Eurovision 2025 Gabry è un dj importantissimo, famoso per essere stato membro degli Eiffel 65, con cui ha venduto oltre 10 milioni di dischi .
«Il luoghi dove i ragazzi vanno ad ascoltare la musica sono semplicemente cambiati - ci ha raccontato - Prima ci voleva andare ad ascoltare questo tipo di musica andava in discoteca, adesso invece è diventato un genere più mainstream, si è ingrandita l’audience di questo genere musicale, quindi di conseguenza sono cambiate anche le location».
Ed è bellissimo anche così. Fino a qualche anno fa non sarebbe stato possibile immaginare di andare ad ascoltare un concerto dance o di musica elettronica dentro ad uno stadio o un’arena ma la musica cambia, si muove insieme a noi e nessuno riuscirà a fermarla mai. Dentro alla discoteca più piccola del mondo o in uno stadio circondato da 75.000 persone, per sempre United by music.