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L'OSPITE«Di fronte alla minaccia più grande il nostro parlamento è cieco»

21.12.20 - 23:53
Gioventù Socialista
TiPress - foto d'archivio
«Di fronte alla minaccia più grande il nostro parlamento è cieco»
Gioventù Socialista

BELLINZONA - In Luglio, durante una riunione mensile, la Gioventù Socialista ha preso posizione sulla legge del CO2 dichiarandosi contraria con una grande maggioranza. In Luglio tuttavia, avevamo deciso di non diramare un comunicato stampa. Le motivazioni dietro la scelta di non appoggiare la legge saranno approfondite alla fine di questo comunicato. Chiediamo però sin d’ora al Partito Socialista Ticino di evitare di rappresentarci all’interno degli eventi pro legge.

In occasione della riunione svoltasi domenica 20 dicembre abbiamo preso anche posizione sul referendum. Dopo un’accesa discussione il partito si è pronunciato per una libertà di firma. Non sosteniamo attivamente il referendum in quanto è promosso da attori che sono mossi da ragioni fondamentalmente sbagliate: il negazionismo climatico. L’UDC e le compagnie petrolifere che lo sostengono – tra cui Avenergy Suisse e Swissoil – non hanno alcun interesse nello sviluppo di una legge ecologica e sociale che possa trasportarci in un futuro sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale. Siccome questi stessi attori hanno enormi mezzi finanziari non dubitiamo che possano raccogliere le firme necessarie; noi non ce la sentiamo di affiliarci a loro sostenendo attivamente il referendum.

La GISO resta comunque fortemente critica verso la legge e pensa che se il referendum non è dei migliori è anche colpa del Partito Socialista, ticinese e svizzero. Loro, infatti, non avrebbero mai dovuto accettare questo “compromesso” perché va in modo univoco a favore delle idee e dei progetti che la destra della mano invisibile ha per il cambiamento climatico. Sostenere questa legge equivale a sostenere il fanatismo liberista degli ultimi quarant’anni cercando di conciliarlo all’ecologia, cosa chiaramente impossibile. Restiamo convinti che il cambiamento climatico non si possa fermare con dei meccanismi di libero mercato i quali, tra l’altro, ne sono la causa. Per questo come Gioventù Socialista Ticino ci impegneremo nei prossimi mesi a sviluppare un’alternativa climatica più socialmente sostenibile per ricordare al caro Partito “Socialista” quali sono le posizioni che vanno portate in parlamento e quali sono i compromessi che non si possono accettare.

Il nostro parlamento è cieco di fronte alla più grande minaccia che l'umanità abbia mai affrontato e propone soluzione liberali per un problema causato dal liberalismo e dal capitalismo. Far pesare le conseguenze delle politiche portate avanti per decenni su tutti gli individui è la chiara prova di un importante problema democratico presente in Svizzera, come in tante altre democrazie liberali. È giunta l'ora che la politica e i partiti escano da quest'ottica liberale che non farà altro che portarci inevitabilmente alla distruzione e dunque agire su chi effettivamente causa la crisi climatica: le grandi imprese e l'1%!

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