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Una notte in discoteca, che vorresti non finisse mai

"Discoteca Vivace" è il secondo album di Valentino Vivace, disponibile da oggi
Una notte in discoteca, che vorresti non finisse mai
PIETRO AGOSTINI / STEFANO ROMANO
Valentino Vivace e la copertina di "Discoteca Vivace".
Una notte in discoteca, che vorresti non finisse mai
"Discoteca Vivace" è il secondo album di Valentino Vivace, disponibile da oggi

SAVOSA - Oggi, venerdì 24 gennaio, è il giorno di Valentino Vivace. Esce infatti "Discoteca Vivace", il secondo album dell'artista ticinese, che si muove - come "Meteoriti" del 2022 - in un universo sonoro che è principalmente quello dell'Italo-disco, ma riveduto e corretto con il gusto sonoro del 2025 e con una varietà d'influenze. «Non voglio fare solo l'Italo-disco, che alla lunga può diventare troppo kitsch e può stufare. Io ascolto tantissime cose: jazz, musica francese... Tutto quanto va a influenzare, anzi a "decorare" la mia musica».

Come ci ha spiegato in collegamento video da Zurigo (potete vedere l'intervista in allegato), con questo lavoro Valentino (all'anagrafe Valentin Kopp) raccoglie i frutti di quanto ha seminato con il suo disco di debutto. «Non mi aspettavo che "Meteoriti" andasse così bene» e i riscontri positivi sono stati benzina per la sua creatività. «Ho iniziato a scrivere tantissima musica», compresi i brani che sono confluiti in "Discoteca Vivace". Siamo alle prese con una sorta di concept, sottolinea Valentino. O meglio, qui «si racconta una storia», che è quella di una lunghissima notte passata in un club nel segno della musica e del ballo. Una notte segnata da una moltitudine di esperienze e sensazioni. «È come se l'ascoltatore passasse una serata nella "Discoteca Vivace" e, dopo aver ballato ed esserti sentito così pieno di energia, con "Eroi", arriva il momento del ritorno a casa. Che prende forma in "Anima romantica", la traccia di chiusura dell'album. Nella testa di Valentin è «un viaggio su una cabriolet, è l'alba e vedi sorgere il sole sul mare».

Il riferimento esotico non è casuale: il prototipo della "Discoteca Vivace" esiste veramente ed è un luogo mitico della Riviera romagnola. È la Baia degli Angeli (oggi Baia Imperiale) a Gabicce Mare, tra le province di Rimini e Pesaro-Urbino. Un vero e proprio "santuario" della cultura Italo-disco - e quale luogo migliore per ambientare questo album? «Avrei davvero voluto esserci, in quel periodo». Valentino confessa di non esserci ancora stato, ma spera che questo possa succedere presto. «Sarebbe bello poterci suonare. Vedremo».

L'estetica di "Discoteca Vivace" è quella ottimamente sintetizzata nella copertina disegnata da Stefano Romano. Un primo piano di Valentin con scintillii vari e, riflesso negli occhiali, una piscina nella quale galleggia una luce stroboscopica e, sullo sfondo, quattro colonne di marmo bianco. Un'immagine che «richiama Acapulco nei tempi d'oro» e trasuda anni '80.

È un disco colorato, gioioso, giocoso, ma fareste un errore a pensare che sia una compilation di brani esclusivamente ballabili. "Ti sento" è la ballad romantica che non può mancare, in un album così ricco di energia. Mentre la già citata "Eroi" è sia il singolo trascinante che un vero e proprio inno. «È stata la prima canzone a essere pronta e, all'inizio, non ero nemmeno così sicuro d'inserirla. Ma è vero, è un inno». Il brano parla «dell'amicizia molto forte con questo ragazzo messicano, presente peraltro nel videoclip. Poi ognuno può interpretarlo come vuole...».

Valentino Vivace è pronto a portare il suo nuovo lavoro in giro per la Svizzera, ma anche in Germania e, tra una settimana, a Roma. «Sono un po' triste che non ci sia ancora una data in Ticino. Ma ci stiamo organizzando per fare qualcosa di più in Italia e potrebbe essere l'occasione giusta per tornare a suonare a casa».

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