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CANTONEUna bella squadra di lavoro? Si costruisce in cucina

21.12.16 - 06:07
Risolvere conflitti, sciogliere tensioni, stimolare la creatività: o, semplicemente, organizzare una cena di Natale alternativa. Così in Ticino le aziende abbracciano il "cooking team building"
Una bella squadra di lavoro? Si costruisce in cucina
Risolvere conflitti, sciogliere tensioni, stimolare la creatività: o, semplicemente, organizzare una cena di Natale alternativa. Così in Ticino le aziende abbracciano il "cooking team building"

LUGANO - Una bella squadra si costruisce anche a tavola. O dentro a una cucina: insieme a lavorare intorno a un buon manicaretto. Domandate a Milena, che da qualche anno lo fa per professione: adesso anche alla Scuola Club Migros Ticino, dove propone corsi di team building per affiatare un gruppo o sciogliere tensioni, latenti e consolidate.  

Dai fornelli alla tavola - Qualche azienda ne ha fatta anche un'occasione per una cena di Natale alternativa: tre ore di lezione, da cinque a dieci partecipanti, per poi mangiare insieme quello che si è preparato e celebrar la festa in maniera più informale. «Abbiamo ricevuto diverse iscrizioni in tal senso», racconta Milena Petrolo, 32 anni: laurea in comunicazione internazionale, esperienze in ambito educativo e una qualifica, infine, come "chef-formatore".

Una metafora della realtà aziendale - Curioso? Senza dubbio. Ma non poi così fuori luogo, a ben guardare. Perché «la cucina - spiega Milena - è una metafora della realtà aziendale: richiede metodo, risorse, competenze. Ci si divide i compiti, si sperimenta e si lavora in armonia come accade nello staff di un'impresa». E si rafforza lo spirito di gruppo, indispensabile per «creare nuove idee di business da realizzare insieme».

Si rafforza lo spirito di gruppo - Fondamentale il punto di partenza, che condiziona poi i percorsi: biforcando il concetto di team building in una doppia modalità di realizzazione, a seconda degli obiettivi. Da un lato «un corso di tipo più conviviale, tra colleghi che si divertono a lavorare come una brigata di cucina». Appuntamento alle 19: e al termine, pazienza se è un po' più tardi del solito, si degusta. La cosa piace: tanto che «è diventata un'idea carina anche come regalo di Natale fra colleghi, oltre che come cena».

Un'esperienza «trasformativa» - Dall'altro lezioni più professionali e/o professionalizzanti, finalizzate a risolvere problematiche anche serie. È l'azienda a commissionarle: «Per superare conflitti, aprire al cambiamento o alla flessibilità, stimolare la creatività. Si tratta di un'esperienza che è formativa, ma anche trasformativa», spiega Milena, alludendo ovviamente - negli auspici - a cambiamenti in positivo.

Un'ora di produttività guadagnata - Cinque ore, in questo caso: paga il datore di lavoro che ne riceve di contro benefici sulla produttività. Perché «si stima una perdita di un'ora di produttività al giorno, in media, in caso di tensioni fra colleghi, che influiscono negativamente su tutti». E, ci credereste? Anche lo scettico Ticino infine l'ha capito. «Ho già seguito per esempio un gruppo di colleghi di banca, impegnati in una cena vietnamita. O un'azienda d'informatica».

Non solo chef: anche psicologi - Lo chef da solo non basta: è accompagnato da un formatore qualificato, «che può essere uno psicologo specializzato in formazione aziendale». Il quale stabilisce le finalità; osserva, valuta le reazioni agli stimoli, studia interventi mirati e ne dà conto al committente.

Un'insalata per ritrovare l'armonia - Ingredienti verdi se lo scopo è ristabilire l'armonia; tonalità blu scure applicate al giallo per vincere la paura. Finger food se si vuol privilegiare la creatività; variazione di un ingrediente a una ricetta classica per favorire l'innovazione. «Una carbonara con il tonno invece della pancetta». Un gioco di forme e colori che ha tutta una sua scuola dietro, una filosofia affermata: vedi la psicologia sociale di Lewin e Tuckman, cinquant'anni fa e oltre, e gli studi sul concetto di gruppo. La cucina è venuta dopo. «Il team building può sfruttare anche la musica, la fotografia, l'attività sportiva».

Un "gioco di ruolo" sempre più gradito - Se stavolta si prediligono i fornelli, è «grazie all'enorme visibilità mediatica degli ultimi anni, anche con programmi dedicati». Ecco dunque il cooking team building, dove la cucina si presta bene a diventare «una forma di role playing che consente di apprendere dall'esperienza. Questo tipo di corso è sempre più richiesto. Anche qui». Donne, uomini. Anzi, forse uomini più di donne: davanti alla novità, pare siano loro a mostrarsi maggiormente entusiasti. Attenzione, però: un consiglio. Il dolce non deve (mai) mancare. 

 

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