L'Ue studia norme sui migranti sul modello Italia-Albania

Il «vento è cambiato, soffia verso destra», osserva un portavoce della Commissione
BRUXELLES - «Attualmente non è legalmente possibile per l'Ue avere questa opzione» di rimpatrio dei migranti nei Paesi terzi, «per rendere possibile un simile modello la legge Ue deve regolamentare il rimpatrio forzato in un Paese terzo, che non sia il Paese di origine» ed è «qualcosa che stiamo esaminando».
Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue rispondendo a una domanda sul modello Italia-Albania. «Come parte di una politica d'asilo e migrazione funzionante, coloro che non hanno il diritto legale di restare, devono essere rimpatriati», ha spiegato, richiamando la necessità di «accelerare il rafforzamento del lavoro sui rimpatri».
Il dibattito sulla migrazione al Vertice Ue - ha sottolineato - è probabilmente «il più delicato» ed è possibile che «non si arrivi» a un accordo sul testo delle conclusioni; allo stesso tempo, però, il «vento è cambiato, soffia verso destra», e dunque si registra un consenso maggiore su temi prima controversi come «i rimpatri o le nuove soluzioni con Paesi terzi». I 27 al momento sono divisi in tre campi, «chi vuole conclusioni dettagliate, chi solo linee guida e chi non le vuole affatto».




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