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«Mai nessuno ha causato un’insurrezione, fino a Donald Trump» È Norma Anderson, 91enne la prima firmataria del ricorso contro l'eleggibilità dell'ex Presidente, ora in discussione.
WASHINGTON D.C. - In queste ore la Corte Suprema federale degli Stati Uniti sta ascoltando le parti a favore e contro l'eleggibilità di Donald Trump. In attesa di sapere cosa decideranno i giudici è bene fare un passo indietro per capire perché il tycoon si trova (forse) a rischiare grosso.
Lo scorso dicembre, infatti, la Corte Suprema del Colorado aveva bandito Donald Trump dalle primarie repubblicane nello Stato del prossimo 5 marzo. La decisione di dichiararlo ineleggibile fu presa da 4 giudici a tre, maggioranza che dunque ritenne l'ex Presidente direttamente coinvolto nell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
I giudici si appellarono alla terza sezione del 14esimo emendamento: dopo avervi giurato fedeltà, chiunque sia coinvolto in insurrezioni contro la Costituzione, non può diventare presidente. Decisione sospesa fino al pronunciamento della Corte Suprema federale degli Stati Uniti.
Una 91enne contro Trump - Tutto era cominciato con il ricorso contro il "Donald nazionale" presentato da sei cittadini, repubblicani o indipendenti. Prima firmataria del ricorso è Norma Anderson, 91enne («sono una repubblicana vecchio stile», ha detto di sé) con una esperienza di 19 anni da deputata del Colorado. E il caso senza precedenti nella storia americana, "Trump contro Anderson", è dunque quello che si discute oggi presso la Corte Suprema federale.
Dove l'ex presidente sembra avvantaggiato perché può contare su una maggioranza di sei giudici conservatori su nove, di cui tre nominati da lui. La sentenza, che potrebbe non arrivare oggi (giovedì), se confermasse quanto stabilito in Colorado avrebbe valore nazionale e pregiudicherebbe la corsa di Trump al suo secondo mandato da Presidente Usa.
Che affronta un'avversaria davvero agguerrita. «Sono nata quattro mesi prima che Franklin Delano Roosevelt fosse eletto - ha detto la Anderson a Cnn - Ho vissuto molti presidenti. Alcuni mi sono piaciuti, altri no. Ma nessuno di loro ha causato un’insurrezione, fino a Donald Trump». Inutile chiedere alla decana del parlamento del Colorado, quale sia la sua preferita per le presidenziale 2024: «Se Nikki Haley va al ballottaggio, avrà il mio voto».
