Infermiera suicida, i figli: "Mamma siamo distrutti"
Le esequie della donna avranno luogo lunedì in India
LONDRA - I figli dell'infermiera Jacintha Saldanha, l'infermiera del King Edward VII Hospital di Londra che si è suicidata dopo lo scherzo telefonico di due dj australiani, si dicono "distrutti". L'occasione è una messa, per la morte della loro madre, le cui esequie avranno luogo lunedì in India. Gli adolescenti, Junal, 16 anni, e Lisha, 14, in abiti scuri, tenevano per mano e a braccetto il loro padre, al loro arrivo alla cattedrale di Westminster alla messa per "il riposo dell'anima".
"Siamo distrutti" ha affermato Lisha in un saluto rivolto a sua madre e letto sul sagrato della cattedrale. "La casa è vuota senza la tua presenza. C'è un vuoto impossibile da colmare, mamma. Riposa in pace, e per favore veglia su di noi fino a quando non ti ritroveremo in paradiso", ha poi aggiunto, vicino a suo padre e suo fratello.
"Gli avvenimenti della settimana scorsa hanno distrutto le nostre vite. Non si poteva prevedere la tragedia che ci ha colpiti", ha aggiunto Benedict Barboza, il marito della donna.
L'uomo ha voluto ringraziare "tutti per il grande sostegno", in particolare "il duca e la duchessa di Cambridge per le loro parole di conforto", ed ha proseguito: "Tu eri la luce nella notte, tu mi hai sempre mostrato il cammino", ha detto riferendosi alla moglie. "Una parte di me è stata amputata. Conserverò fino alla fine dei miei giorni il ricordo dei nostri 19 anni di vita in comune".
I funerali si terranno lunedì in India in una chiesa cattolica a Shirva, il Paese di origine di Jacintha Saldanha, nello stato di Karnataka, spiegano oggi fonti vicine alla famiglia.
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