Cerca e trova immobili
PARIGI

La Francia dà la caccia al porno attore, killer e cannibale

Luka Rocco Magnotta, modello e attore porno che ha ucciso, smembrato e cannibalizzato un uomo in Canada per poi diffondere il video del macabro delitto su internet.
None
La Francia dà la caccia al porno attore, killer e cannibale
Luka Rocco Magnotta, modello e attore porno che ha ucciso, smembrato e cannibalizzato un uomo in Canada per poi diffondere il video del macabro delitto su internet.
PARIGI -  Il pornokiller canadese è in Francia. La polizia ne è quasi certa e, senza diffondere panico, si è messa oggi sulle tracce di Luka Rocco Magnotta, il ventinovenne che ha ucciso e fatto a pezzi a Montreal un...

PARIGI -  Il pornokiller canadese è in Francia. La polizia ne è quasi certa e, senza diffondere panico, si è messa oggi sulle tracce di Luka Rocco Magnotta, il ventinovenne che ha ucciso e fatto a pezzi a Montreal uno studente cinese prima di imbarcarsi per Parigi e far perdere una settimana fa le sue tracce all'aeroporto Charles de Gaulle.

Il ritratto del killer è ancora impreciso, ma impressionante in ogni pennellata che gli inquirenti aggiungono alla sua personalità. Sadico, pronto a tutto pur di far parlare di sè, esibizionista, capace di assumere le sembianze più disparate e trarre in inganno tutti. Al punto che i canadesi non escludono che abbia ripreso un aereo e sia rientrato nel suo Paese sotto un'altra identità. La polizia francese ha fatto trapelare di essere oggi "alla ricerca mirata" di Magnotta, ma non ha precisato se tale caccia all'uomo così precisa sia legata a precedenti abitudini del sospetto che sarebbero venute a galla - come la conoscenza del territorio francese dovuta a precedenti soggiorni - oppure ad informazioni sulla sua effettiva presenza in Francia.

Dell'assassino in grado di uccidere e straziare con il punteruolo per il ghiaccio il trentaduenne Jun Lin, cinese di 32 anni arrivato un anno fa in Quebec per studiare, la polizia canadese ha appurato soltanto che il 26 maggio, dopo il delitto, si è imbarcato sul primo volo per Parigi: "dopo l'aeroporto - ha detto un portavoce della polizia di Montreal - abbiamo altre informazioni, ma le terremo per noi, al momento".

In Francia si è messa in moto ieri l'Interpol con un avviso urgente di ricerca. Fra le possibili tracce, quelle numerose lasciate da Magnotta sui social network, dove è attivissimo, in particolare My Space. La sua pagina è ricca di foto, alcune scattate in Francia nel 2010, in particolare a Parigi, in Costa azzurra, a Monaco e, forse, in Corsica. Potrebbero aver cominciato a cercare proprio in queste regioni i poliziotti che si sono messi sulle tracce del sadico. Nella breve "carriera" di Magnotta, pornoattore e frequentatore di provini per reality show, emergono ogni giorno dettagli più "splatter", a cominciare dalle immagini in cui si vede il presunto killer dare in pasto un gattino vivo a un pitone e promettere di passare presto al sacrificio umano. Intervistato da un giornalista del britannico The Sun, Magnotta ammetteva che "una volta che hai ucciso e hai preso gusto al sangue, è impossibile fermarsi". Nina Arsenault, un transessuale che afferma di aver avuto una relazione con il ricercato, lo descrive come "manipolatore, bugiardo, irascibile e spesso autodistruttivo".

Originario dell'Ontario, Magnotta ha operato anche sotto i nomi di Eric Clinton Newman e Vladimir Romanov. Sul suo passato c'è ancora molto da scavare, ma per il momento la magistratura lo accusa di assassinio e oltraggio a cadavere. Indossa abitualmente parrucche ed è in grado di truccarsi e mascherarsi in pochi minuti anche da donna.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE