Mario Monicelli muore suicida
Il regista viareggino si è buttato dal quinto piano del San Giovanni di Roma. Aveva 95 anni
ROMA - Questa sera è deceduto Mario Monicelli. Un altro degli ultimi rappresentanti del grande cinema d'Italia, che ha fatto scuola nel mondo, se ne va. Il regista si è lanciato verso le 21 di questa sera dal quinto piano del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma.
Monicelli era ricoverato per un cancro alla prostata. Come il padre Tommaso, anche Mario ha scelto il suicidio, ultimo fotogramma di una vita dedicata al cinema. Di formazione umanistica, Monicelli esordì nel cinema nel 1932 con "Cuore rivelatore", cortometraggio realizzato insieme ad Alberto Mondadori.
Monicelli è considerato il padre della commedia all'italiana. E' stato regista di oltre una sessantina di film e autore di più di 80 sceneggiature.
Fra i suoi successi vengono ricordati "Guardie e ladri", "I soliti ignoti", L'armata Brancaleone", "Amici miei", "Speriamo che sia femmina" e "Parenti serpenti".
Mario Monicelli, nato a Viareggio il 15 maggio 1915, era di estrazione borghese. Suo padre era critico teatrale e giornalista.
