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Gli accoltellatori del treno fermati con il taser, Re Carlo «inorridito»

Gli investigatori, nel punto con la stampa, hanno rilasciato qualche informazione circa l'identità delle due persone sospette fermate.
Afp
Fonte bbc red ats ans
Gli accoltellatori del treno fermati con il taser, Re Carlo «inorridito»
Gli investigatori, nel punto con la stampa, hanno rilasciato qualche informazione circa l'identità delle due persone sospette fermate.

LONDRA - Matrice terroristica formalmente esclusa, per ora, dietro il sanguinoso attacco compiuto ieri sera su un treno passeggeri in viaggio nel Cambridgeshire, lungo il percorso fra Doncaster, nel nord dell'Inghilterra, e Londra, in cui sono state accoltellate undici persone.

Lo rende noto questa mattina la polizia dei trasporti britannica, in un aggiornamento sulle indagini, precisando che i due sospetti arrestati sono entrambi cittadini britannici, sono «neri» e uno «è discendente» di familiari «caraibici».

Il sovrintendente della polizia dei trasporti John Loveless ha aggiornato il bilancio dei feriti: undici e non dieci come finora comunicato. Il funzionario ha precisato che dieci sono stati soccorsi e portati in ospedale a Cambridge e uno si è presentato più tardi al pronto soccorso. Inizialmente nove erano stati indicati come gravi, ma quattro sono stati poi dimessi e ora solo due sono ritenuti in pericolo di morte.

Fermati con il taser - I due uomini arrestati, dopo essere stati neutralizzati dagli agenti con scariche elettriche di taser mentre avevano ancora fra le mani lunghi coltelli, hanno 32 e 35 anni, ha precisato Loveless in una breve conferenza stampa a Huntingdon, località situata nella regione della città universitaria di Cambridge. Il dramma si è svolto proprio nei pressi della stazione di Huntingdon.

Il funzionario ha precisato che i due sono stati arrestati «entro otto minuti dopo il primo allarme» al numero di emergenza 999, non appena il treno è stato dirottato nella stazione non prevista di Huntingdon e fermato in emergenza alle 19.42 locali (le 20.42 in Svizzera). Entrambi «restano in custodia», accusati al momento di «tentato omicidio» plurimo.

Loveless ha evidenziato come l'antiterrorismo sia stata inizialmente coinvolta nelle indagini, puntualizzando tuttavia che «allo stato nulla suggerisce che si sia trattato di un episodio di terrorismo». Ha poi assicurato che l'investigazione prosegue a passo spedito per accertare ora «tutte le circostanze e i moventi» di questo orrendo attacco, non senza rivolgere un appello a ciascun testimone o persona informata di qualcosa a condividere potenziali elementi utili con la polizia.

Re Carlo inorridito - Un portavoce del governo laburista di Keir Starmer ha dal canto suo fatto sapere parallelamente che il premier e la ministra dell'interno, Shabana Mahmood, restano in contatto con gli investigatori per essere «costantemente informati» sugli sviluppi.

Re Carlo III si è detto oggi «inorridito e sgomento» per il sanguinoso attacco, si legge in un messaggio diffuso dalla casa reale e firmato dal sovrano con la regina Camilla. «La nostra solidarietà più profonda e i nostri pensieri - scrivono il re e la regina - sono per tutti coloro che sono stati colpiti e per i loro cari. Siamo particolarmente grati - aggiungono - ai servizi di emergenza» per la risposta tempestiva a questo «spaventoso episodio».

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