Cerca e trova immobili
GUERRA COMMERCIALE

E sono due. Un altro giudice blocca i dazi

Rudolph Contreras ha ordinato alla Casa Bianca di non riscuotere le tariffe da due importatori di giocattoli dell'Illinois
Depositphotos (thenews2.com)
Fonte ATS
E sono due. Un altro giudice blocca i dazi
Rudolph Contreras ha ordinato alla Casa Bianca di non riscuotere le tariffe da due importatori di giocattoli dell'Illinois
NEW YORK - Per la seconda volta in poche ore, un giudice federale blocca i dazi di Donald Trump. Prima tre giudici della Us Court of International Trade hanno stabilito che la legge invocata dal presidente per imporre le tariffe non gli conferisce l'...

NEW YORK - Per la seconda volta in poche ore, un giudice federale blocca i dazi di Donald Trump. Prima tre giudici della Us Court of International Trade hanno stabilito che la legge invocata dal presidente per imporre le tariffe non gli conferisce l'autorità per farlo, ora Rudolph Contreras fa lo stesso per due importatori di giocattoli dell'Illinois.

Il giudice ha ordinato all'amministrazione di non riscuotere i dazi da Learinig Resources e hand2minds, ambedue con sede in Illinois, mentre il caso è in corso e concesso all'amministrazione due settimane per presentare ricorso.

Le due società importano giocattoli da Cina, Taiwan, Corea del Sud, Vietnam, Thailandia e India, e hanno fatto causa sottolineando che il Congresso non ha mai autorizzato il presidente a imporre dazi.

Trump ha fortemente contestato la prima decisione, sostenendo che «non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un'emergenza nazionale» e preannunciando ricorso.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE