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Il 'j'accuse social due giorni prima dell'attacco. Chi è il killer di Washington

Attivista da tempo per i diritti dei palestinesi, era stato attivo nel Partito per il socialismo e la liberazione
AFP
Fonte ATS
Il 'j'accuse social due giorni prima dell'attacco. Chi è il killer di Washington
Attivista da tempo per i diritti dei palestinesi, era stato attivo nel Partito per il socialismo e la liberazione
WASHINGTON - Da undici anni aveva abbracciato la causa palestinese ed era un attivista politico, con un passato nel Partito per il socialismo e la liberazione. Il 30enne Elias Rodriguez ha ucciso due persone fuori dal Museo ebraico e due giorni prima...

WASHINGTON - Da undici anni aveva abbracciato la causa palestinese ed era un attivista politico, con un passato nel Partito per il socialismo e la liberazione. Il 30enne Elias Rodriguez ha ucciso due persone fuori dal Museo ebraico e due giorni prima aveva espresso in modo eloquente il suo pensiero sui social. Ora è stato accusato di omicidio, secondo quanto riferiscono i media americani citando il dipartimento di Giustizia.

A suo dire, Israele compie «atrocità indescrivibili», contro i palestinesi, mentre il governo americano «scrolla le spalle» e «criminalizza l'opinione pubblica», ma «l'umanità non esime nessuno dalla responsabilità».

«Quelli di noi che sono contrari al genocidio si compiacciono di sostenere che i colpevoli e i complici hanno perso la loro umanità. Ma la disumanità si è dimostrata da tempo scandalosamente comune e prosaicamente umana», proseguiva il testo.

Quando è stato fermato dalla polizia dopo aver ucciso Sarah Milgrom e Yaron Lishinsky, entrambi impiegati all'ambasciata israeliana, urlava «Palestina libera».

Attivista politico, da anni impegnato nella difesa dei diritti dei palestinesi, Elias è stato membro per un breve periodo del Partito per il socialismo e la liberazione, l'associazione marxista-leninista che ha lanciato negli ultimi giorni una raccolta firme contro quello che definisce il «genocidio» a Gaza. L'obiettivo è quello di raccoglierne un milione, così da poter mostrare «l'enorme opposizione al massacro che esiste nel mondo».

I rapporti fra lui e il partito si sono interrotti nel 2017, poco dopo la sua partecipazione ad una protesta davanti a quella che era la casa dell'allora sindaco di Chicago, Rahm Emanuel. Un appuntamento durante il quale Elias aveva preso la parola e aveva cercato di collegare la morte di Laquan McDonald, afroamericano ucciso da un agente di polizia, con le attività del colosso dell'e-commerce di Jeff Bezos: «La ricchezza che Amazon ha portato a Seattle non viene condivisa con i residenti afroamericani. Il 'whitening' di Seattle da parte di Amazon», aveva detto riferendosi all'invasione dei bianchi, «è strutturalmente razzista».

Laureato all'Università di Chicago, Elias lavora dal 2004 come specialista amministrativo per l'American Osteopathic Association, l'organizzazione che rappresenta i medici osteopati negli Stati Uniti.

Intanto è emerso che la pistola con la quale ha sparato era stata acquistata legalmente in Illinois e portata dal 30enne di Chicago nella capitale americana. Lo riferiscono al "New York Times" due fonti informate sulle indagini.

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