Lo afferma Ursula von der Leyen. «Ma dobbiamo produrne di più in Europa»
BERLINO - L'Unione Europea punta a produrre più armi al suo interno ma, nonostante il cambio di rotta degli Stati Uniti, non avrebbe alcun problema a continuare ad acquistarle in America. Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen in un'intervista al settimanale Die Zeit.
Ha risposto con un «sì» alla domanda se si possano ancora acquistare armi americane, anche se tecnicamente potrebbero essere disattivate da Washington. «Ciononostante, personalmente sostengo che dobbiamo produrre sempre di più a livello europeo», ha aggiunto.
Al momento, la maggior parte del materiale militare acquistato dagli Stati membri proviene da fuori Europa, ha proseguito l’esponente della CDU. Questo significa anche che i posti di lavoro di qualità, la ricerca e lo sviluppo si concentrano in quei Paesi.
«Voglio che in futuro si faccia di più all’interno dell’Europa. Possono essere anche aziende americane, purché sviluppino e producano in Europa», ha detto von der Leyen. L’aspetto decisivo, secondo lei, è che i miliardi che l’UE sta investendo abbiano un effetto positivo sull’economia europea.
Di recente si parla molto di riarmo e di rafforzamento della capacità difensiva europea, con una serie di misure tra cui prestiti per un valore di 150 miliardi di euro e un’esenzione per le spese per la difesa dalle regole sul debito dell’UE. Nei prossimi quattro anni, si punta così a mobilitare complessivamente 800 miliardi di euro.