Ywam, accuse di "abuso spirituale" e "comportamento coercitivo"

L'organizzazione missionaria è finita al centro di un'inchiesta del periodico britannico The Observer
L'organizzazione missionaria è finita al centro di un'inchiesta del periodico britannico The Observer
ROMA - Youth With a Mission (Ywam), la più grande organizzazione missionaria cristiana giovanile al mondo, è accusata di abusi spirituali e comportamenti coercitivi.
Un'inchiesta dell'Observer ha raccolto testimonianze di giovani che parlano di traumi e forti pressioni psicologiche vissute durante i programmi formativi e missionari dell'organizzazione.
Le accuse, che coprono oltre 20 anni e coinvolgono 18 Paesi, includono confessioni forzate, umiliazioni pubbliche e rituali per «curare» l'omosessualità. Ex volontari raccontano sessioni in cui erano costretti ad ammettere peccati davanti al gruppo, affrontando poi preghiere, punizioni o esorcismi. Alcuni riferiscono di essere stati spinti a credere di avere «demoni» dentro di sé per via della propria sessualità.
Ywam, fondata nel 1960, è presente in circa 180 paesi e invia ogni anno 25.000 giovani in missione. La struttura decentralizzata delega la gestione delle sedi locali ai leader, sollevando critiche sulla mancanza di controllo e tutela. Un portavoce ha dichiarato che l'organizzazione è «profondamente dispiaciuta» per le esperienze negative e che ogni sede è ora soggetta a meccanismi di supervisione più severi. Ywam ha ribadito il proprio impegno per la sicurezza dei partecipanti, pur mantenendo «posizioni cristiane tradizionali» su sessualità e matrimonio.
Alcune sedi, come quella di Perth (Australia) e una nel Regno Unito, sono finite sotto indagine o chiuse in seguito a queste denunce. Il movimento legato a Ywam, The Send, ha recentemente lanciato una campagna per reclutare 100.000 giovani missionari.





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