«Non c'era un deposito illegale di petrolio vicino alla discoteca»

Il ministro dell'interno macedone ha smentito la voce diffusa oggi da media e abitanti locali
KOCANI - Dopo l'incendio della discoteca a Kocani, che ha causato la morte di 59 persone, in Macedonia ci sono dolore e rabbia: alle manifestazioni di cordoglio è seguito un assalto ad un bar che appartiene ai proprietari del locale bruciato. Intanto si era diffusa la notizia secondo cui a poche decine di metri dalla discoteca andata a fuoco c'è un deposito sotterraneo illegale contenente circa 10 tonnellate di petrolio.
La voce è stata diffusa dai media e dagli abitanti locali. Oggi il ministro dell'interno macedone, Pance Toshkovski, l'ha smentita. Parlando in una conferenza stampa, ha confermato l'esistenza di un serbatoio di petrolio nei pressi della discoteca, ma ha aggiunto che è vuoto e non collegato al proprietario del locale.
Toshkovski ha detto inoltre che 93 dei feriti sono ricoverati a Skopje e 80 in ospedali all'estero. Gli arresti nell'ambito delle indagini sull'incendio alla discoteca, ha aggiunto, sono stati finora 18, con 71 persone interrogate.




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