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FRANCIA

Omicidio di Louise, «il 23enne confessa»

Sul corpo della studentessa 11-enne trovato il DNA del giovane fermato lunedì sera.
Imago
Fonte Le Parisien / Le Figaro
Omicidio di Louise, «il 23enne confessa»
Sul corpo della studentessa 11-enne trovato il DNA del giovane fermato lunedì sera.

PARIGI - Il 23enne ha confessato l'omicidio della piccola Louise. Lo anticipa questa mattina Le Parisien. Sarebbe dunque stato quel giovane, fermato lunedì sera dalla polizia, a infliggere dieci fendenti mortali, con un'arma affilata, alla studentessa di 11 anni, incontrata in un bosco dei Templiers dopo la scuola.

A rompere il silenzio sull'omicidio, che ha sconvolto la comunità di Épinay-sur-Orge (Essonne, sud di Parigi), è anche la fidanzata del reo confesso. La 24enne si trova in stato di fermo, con la madre e il padre del presunto colpevole, con l'accusa di «omessa denuncia di reato». La posizione dei familiari del sospettato era peggiorata a seguito di incongruenze nelle risposte fornite durante gli interrogatori.

Come anticipato ieri, sulle mani del ragazzo sono stati trovati tagli e graffi. Ma non solo. Oggi si apprende che il suo DNA è stato tracciato sul corpo della vittima. Inoltre, i residenti della zona lo avevano indicato come la persona ripresa dalle telecamere di videosorveglianza nelle ore compatibili con l'omicidio. Quanto al movente, come anticipato nei giorni scorsi, non pare possa esserci né quello a sfondo sessuale né quello legato a un litigio tra i due.

Quel che però emerge da più parti è la personalità «disturbata» e «molto violenta» di O. L., queste le iniziali del suo nome. Tanto che i suoi precedenti di polizia, si apprende oggi dal quotidiano francese, sono relativi a un arresto per aver picchiato più volte la sorellina. La teenager aveva in seguito raccontato agli agenti di aver avuto paura di morire per le botte subite.

Infine, viene riconfermata la dipendenza del ragazzo dai videogiochi. Tanto che, secondo il portale Actu17 e Le Figaro, un'ipotesi alla base del tragico gesto potrebbe essere che O. L. potrebbe essere rimasto turbato e innervosito dall'aver perso un "game". Dunque un eccesso d'ira lo avrebbe poi portato a prendersela con la bambina incontrata nel parco e a infierire su di lei. Ma allo stato queste ultime sono solo supposizioni della stampa francese, le ipotesi sul movente restano al momento non ufficiali, in attesa della conferenza stampa indetta dal procuratore di Evry per questa sera.

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