Il presidente israeliano parla dopo il rinvio della liberazione degli ostaggi
TEL AVIV - Dopo il rinvio della liberazione degli ostaggi, previsto per sabato «fino a nuovo avviso», il presidente israeliano Yitzhak Herzog ha parlato di «un passo vile», come riporta Ynet.
Una trappola - «La malvagità di Hamas non finisce con l'abuso degli ostaggi», ha detto, sostenendo che la decisione sia volta a «indebolire i nostri nervi e creare una tensione interna dentro di noi».
«Le sue parole di Hamas sono parole di vanità e menzogna», ha aggiunto, invitando a non cadere nella trappola.
Porta aperta per lo scambio di prigionieri - Intanto Hamas ha reso noto che «la porta resta aperta» per rispettare la data di sabato prossimo per il nuovo scambio prigionieri. Ha anche affermato che il posticipi del rilascio dei prigionieri è «un messaggio di avvertimento all'occupante», che deve «adempiere ai propri obblighi». Secondo Hamas Israele ha violato l'accordo tra le altre cose ritardando il ritorno degli sfollati di Gaza nel nord, sparando ai palestinesi, ritardando l'ingresso di forniture medie e delle attrezzature per rimuovere le macerie.
La risposta (militare) di Israele - E gli israeliani dal canto loro hanno risposto inviando forze aggiuntive per eventuali missioni difensive a Gaza. Lo annuncia l'Idf su Telegam, spiegando che «è stato deciso di aumentare il livello di prontezza e posticipare il congedo per i soldati combattenti e le unità operative nel Comando meridionale».