
Trovata morta in un parco dopo che si erano perse le sue tracce venerdì pomeriggio, per la morte dell'11enne non c'è ancora un colpevole.
PARIGI - Non c'è ancora un colpevole per la morte della piccola Louise, 11 anni, scomparsa venerdì alle 13.50 a Épinay-sur-Orge (Essonne, sud di Parigi), dopo aver lasciato la scuola. I due sospettati, infatti, arrestati nella notte tra venerdì e sabato, sono stati rilasciati perché ritenuti estranei alla tragica vicenda.
In particolare il 23enne, arrestato assieme alla compagna di 20 anni, non possiede gli abiti che invece appartengono alla figura che, nelle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, si vede seguire la piccola, mentre camminava nel bosco del Parc des Templiers (Longjumeau). A riferirlo è Le Parisien. Scagionata anche la compagna del sospettato rimesso in libertà. Proprio i genitori di quest'ultima si sono detti «indignati» perché «il nome di nostra figlia è trapelato sui social (...) gettato in pasto ai lupi, nonostante la sua completa innocenza. È terribile».
«Sul corpo numerose ferite»
Ma terribile è la sorte toccata a Louise, sul cui corpo l'autopsia ha rivelato la presenza di «numerose ferite commesse con un oggetto affilato nelle parti vitali». In questo senso la stampa francese parla apertamente di «pugnalate». Quanto infine allo spettro di una ipotetica violenza, il procuratore della Repubblica di Evry Grégoire Dulin, in un comunicato stampa, ha precisato che «al momento non ci sono prove che suggeriscano che sia stata commessa violenza sessuale».
Manca un colpevole, il movente e l'arma del delitto
Il corpo privo di vita di Louise, lo ricordiamo, era stato ritrovato sabato alle 2:30 del mattino. Poco prima un cane da caccia ne aveva fiutato la presenza. E mentre si cerca, oltre al colpevole, anche l'arma del delitto, e si studiano le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, lo shock e la paura dei residenti è palpabile: «Non andremo più al parco». «Oggi è stata la loro figlia e domani potrebbe essere qualcun altro - è quanto dichiarano i genitori a Europe1 France -. Siamo tutti preoccupati».
In assenza fin qui di un colpevole e di un perché, le famiglie e i genitori dei bambini della comunità locale sperano in una verità che li aiuti a dare un senso a quanto è al momento impossibile capire. Ieri, infine, alla messa e poi davanti alla scuola di Louise - il collegio André Maurois - a decine si sono raccolti, portando biglietti, fiori e candele, per provare a sentirsi meno soli e ricordare quella «bambina timida, gentile e tranquilla», che ora non c'è più.