Sei feriti, di cui uno rischia la vita

Le testimonianze: «Abbiamo sentito sparare e abbiamo chiuso le porte e coperto le finestre con le giacche»
Le testimonianze: «Abbiamo sentito sparare e abbiamo chiuso le porte e coperto le finestre con le giacche»
ÖREBRO - Oltre ai dieci morti, di cui non si conoscono le età, ci sono anche sei persone ricoverate in ospedale per la sparatoria di questa mattina a Örebro. Dopo che la polizia in conferenza stampa aveva detto di non conoscere il numero dei feriti, Jonas Claesson, direttore dell'assistenza sanitaria della regione di Örebro, ad Aktuellt di SVT ha detto quante sono le persone trasportate all'ospedale di Örebro.
Intanto i media locali stanno raccogliendo le testimonianze di chi era presente. La direttrice del campus ha sentito degli spari molto vicini in cortile ed è stata avvertita dagli studenti, che le hanno detto di fuggire. «Siamo scappati per salvarci», ha detto. Qualcuno invece era proprio nei pressi della sparatoria: «Una persona è entrata e ha iniziato a sparare» ha spiegato un 21enne, che è poi rimasto in classe con i suoi compagni, chiudendo le porte e mettendo «le giacche alle finestre affinché, da fuori, non potessimo essere visti». Anche in un'altra classe, una volta capito che quelli che sentivano erano spari, hanno barricato le porte e coperto le finestre. Diversi studenti sono rimasti nelle aule per ore, mentre altri sono fuggiti dal campus e si sono rifugiati nei negozi vicini.






Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!