Cerca e trova immobili
ITALIA

Chiesta condanna a 20 anni per la sorella di Messina Denaro

La donna è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione.
Keystone-Sda
Fonte Ats Ans
Chiesta condanna a 20 anni per la sorella di Messina Denaro
La donna è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione.
PALERMO - I ministeri pubblici della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Piero Padova e Gianluca de Leo hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere della sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata...

PALERMO - I ministeri pubblici della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Piero Padova e Gianluca de Leo hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere della sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione.

Rosalia Messina Denaro è la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, la madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che dal giorno del suo arresto ha difeso il capomafia, e la moglie di Filippo Guttadauro che ha scontato 14 anni per associazione mafiosa ed è tuttora in carcere al cosiddetto "ergastolo bianco". Il secondo figlio della donna, Francesco, nipote prediletto del padrino trapanese, sta espiando una condanna a 16 anni sempre per associazione mafiosa. Anche un'altra sorella dell'ex ricercato, Patrizia, è in cella per mafia.

A casa di Rosalia a dicembre del 2022, nella una gamba di una sedia, i carabinieri del Ros - il raggruppamento operativo sociale, ndr - trovarono un pizzino, una sorta di cartella clinica del capomafia che li guidò alla scoperta della patologia di cui l'allora latitante soffriva e poi al suo arresto avvenuto il 16 gennaio del 2023 davanti alla clinica La Maddalena di Palermo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE