Ma quante persone sono morte finora in Ucraina?

Le cifre esatte si perdono nella cosiddetta "nebbia di guerra". Ma si parla di decine di migliaia di persone. Proviamo a fare il punto
KIEV - In gergo viene chiamata "nebbia di guerra". Quella che, metaforicamente, avvolge e inghiotte tutto ciò che avviene sul campo di battaglia, smussando i contorni dei fatti e oscurando le cifre da inserire a bilancio. Una in particolare: le vite umane. Quante sono quelle perse, finora, nel corso dell'invasione russa in Ucraina? Rispondere non è così facile.
Lo diciamo subito, una cifra netta, anche tracciando una linea a ieri, non siamo per ovvi motivi in grado di presentarla. Per farsi un'idea dei costi umani del conflitto ci si deve muovere in una zona grigia che sta tra le, poche, conferme ufficiali fornite dai due belligeranti e le stime elaborate da chi invece osserva e analizza "da fuori" il corso degli eventi. Ed entrambe le estremità di questo spettro presentano qualche margine d'incertezza. La prima, in particolare, è legata a doppio filo alle necessità di propaganda, che vengono applicate ridimensionando le perdite tra i propri ranghi e gonfiando quelle sul versante opposto del fronte.
Partiamo dalla Russia. L'ultimo bollettino ufficiale delle forze perse sul campo risale al settembre dello scorso anno. In quell'occasione, il Cremlino confermò il decesso di 5'937 dei suoi soldati. Una cifra ben distante rispetto a quelle che trovano invece spazio tra le stime degli analisti. Quelle elaborate da parte del "Center for Strategic and International Studies" indicano che, nel corso del primo anno di guerra, Mosca e alleati - e rientrano nel "calderone" quindi anche le milizie filorusse, le compagnie militari private (come il gruppo Wagner) - avrebbero perso sul campo di battaglia tra i 60mila e i 70mila soldati; quindi oltre 5'000 vite ogni mese. E sommando feriti e dispersi, la cifra arriverebbe a oscillare tra i 200mila e i 250mila uomini. Un bilancio che, in soli 12 mesi, avrebbe così superato quello complessivo di tutte le guerre a cui la Russia ha preso parte in seguito alla Seconda Guerra mondiale.
Passiamo all'Ucraina. Le stime, firmate da Washington, dei primi 15 mesi dall'inizio dell'invasione russa parlano di circa 20mila soldati ucraini uccisi. Cifre che sono in linea con quelle d'intelligence emerse dalle carte scivolate in rete a causa della fuga di dati che ha messo in agitazione il Pentagono lo scorso aprile (si parlava allora di 15-17mila morti). Aggiungiamo anche in questo caso al conto il numero dei feriti e si arriva a un totale di circa 150mila casualties. Ma rimane un'altra voce gravosa da conteggiare sulla sponda ucraina del conflitto; quella dei civili uccisi.
Anche qui gli effetti della nebbia di guerra si fanno sentire. Il punto di partenza è nei numeri che l'Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha confermato. I più recenti sono datati al 5 giugno: 8'983 persone uccise. La verità effettiva prende quindi forma a partire da questa soglia. E arriva a toccare la quota - riportata nella seconda metà del mese di maggio da Fox News, che citava funzionari del governo statunitense - di 42mila civili uccisi.




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