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Harry Edward Greenwell: il killer identificato dopo più di 30 anni

Uccise tre donne tra il 1987 e il 1989, ma la polizia non è riuscito a identificarlo fino a qualche giorno fa
Keystone
Harry Edward Greenwell: il killer identificato dopo più di 30 anni
Uccise tre donne tra il 1987 e il 1989, ma la polizia non è riuscito a identificarlo fino a qualche giorno fa
INDIANAPOLIS - Ci sono voluti ben trent'anni per identificare il responsabile degli omicidi di tre donne, avvenuti sulla Interstate 65 nel Kentucky e nell'Indiana tra il 1987 e il 1989.  Harry Edward Greenwell, questo il nome dell'assassino, ha...

INDIANAPOLIS - Ci sono voluti ben trent'anni per identificare il responsabile degli omicidi di tre donne, avvenuti sulla Interstate 65 nel Kentucky e nell'Indiana tra il 1987 e il 1989. 

Harry Edward Greenwell, questo il nome dell'assassino, ha una lunga storia criminale, che dal 1963 si estende fino al 1998. Oltre ai tre omicidi (conosciuti all'epoca come "Gli omicidi I-65" o "Days Inns murders"), nel 1990 un'altra donna fu aggredita sessualmente dall'uomo. Gli ultimi due omicidi e l'aggressione erano già stati collegati dalla polizia in passato, ma le autorità non erano riuscite ad individuare il responsabile. Fino a qualche giorno fa. 

Stando al comunicato della polizia dell'Indiana, Harry Edward Greenwell è stato identificato grazie all'utilizzo della genealogia investigativa. Questa tecnica consiste nell'inserire i dati del Dna del sospettato in un database genealogico, nella speranza di trovare uno o più parenti del criminale. È proprio così che Greenwell è stato identificato, grazie all'abbinamento con un parente stretto. Attraverso la corrispondenza, la probabilità che fosse la persona responsabile era superiore al 99%. 

Greenwell è deceduto nel 2013, all'età di 68 anni. 

«La nostra famiglia è estremamente grata a tutte le agenzie che si sono impegnate a mantenere attive le ricerche di questi casi irrisolti per più di 33 anni e che hanno lavorato instancabilmente per risolverli, per tutti coloro che hanno sofferto per questi crimini», ha dichiarato Kimberly (Gilbert) Wright, figlia della terza vittima. 

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