Cerca e trova immobili
L'incredibile ritrovamento della Endurance, naufragata fra i ghiacci più di un secolo fa

Isole FalklandL'incredibile ritrovamento della Endurance, naufragata fra i ghiacci più di un secolo fa

09.03.22 - 13:12
Il relitto della nave è stato trovato da un team di scienziati: «Dicevano che era una missione impossibile»
AFP
L'incredibile ritrovamento della Endurance, naufragata fra i ghiacci più di un secolo fa
Il relitto della nave è stato trovato da un team di scienziati: «Dicevano che era una missione impossibile»

PORT STANLEY - Conquistata dalla fauna marina, ma incredibilmente in buone condizioni, considerando che si tratta di un'imbarcazione in legno.

È stata ritrovata così, a più di 3'000 metri di profondità sul fondo del mare di Weddell, la mitica Endurance dell'esploratore britannico Sir Ernest Shackleton stritolata dai ghiacci e affondata nel 1915.

Un risultato che sa di vero e proprio sogno che corona una carriera, quello di un team scientifico internazionale che ha recentemente scoperto la nave: «Non esagero, ma penso sia il relitto meglio conservato che abbia mai visto», ha commentato alla BBC l'archeologo marino Mensun Bound, impegnato nelle ricerche.

Un fallimento leggendario

Il viaggio del rinomato Sir Shackleton, partito nell'agosto del 1914 per un ardita circumnavigazione dell'Antartico con due navi - la Endurance e la Aurora - e una di quelle storie incredibili del Novecento pre-bellico. L'Endurance, incagliatasi dopo un errore di valutazione, ha costretto l'equipaggio a una lunghissima attesa - in parte sulla nave e poi sul ghiaccio e sulla terra ferma, dopo che la stessa era stata stritolata dalle banchise. Il salvataggio dell'equipaggio, davvero rocambolesco, è stato portato avanti dopo più di un anno trascorso nell'Artico (per l'esattezza 497 giorni per lo stesso Shackleton, che ha sfidato il mare in una scialuppa in cerca di soccorsi). Il completamento del recupero degli uomini ha poi richiesto diversi altri mesi e la missione si è poi conclusa a giugno del 1916. E nel frattempo, a loro insaputa, era scoppiata la guerra.

La missione, sostenuta dal Fondo per il patrimonio culturale delle Falkland, ha impiegato una rompighiaccio di bandiera sudafricana e un mini-sottomarino, operabile in remoto.

«Tutti dicevano che era una ricerca impossibile da portare a termine», ha commentato il capo della spedizione e geografo polare John Shears, «è stata sicuramente la ricerca più difficile di sempre, con un mare ostile e mutevole, tempeste di ghiaccio improvvise e temperature attorno ai -18 gradi».

A facilitare il ritrovamento della Endurance lo spessore ridotto della banchisa dovuto al cambiamento climatico. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE