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INDIA / BANGLADESHProsegue la devastazione di Amphan

21.05.20 - 14:49
Le vittime causate dall'arrivo del super ciclone in India e Bangladesh sono ora almeno 84
keystone-sda.ch / STR (PIYAL ADHIKARY)
Prosegue la devastazione di Amphan
Le vittime causate dall'arrivo del super ciclone in India e Bangladesh sono ora almeno 84

NUOVA DELHI - Il super ciclone Amphan ha colpito con tutta la sua potenza la città di Calcutta, nell'India orientale, lasciando alle sue spalle terrore e devastazione.

I report dalla zona sono terrificanti, con migliaia di alberi sradicati, linee elettriche e telefoniche completamente divelte e case spianate. La drammatica conta dei decessi è ora di almeno 84 persone tra India e Bangladesh.

Come riportato dalla Bbc, alcuni abitanti della città hanno testimoniato i momenti peggiori vissuti all'arrivo della tempesta. Un ragazzo che vive in uno dei grattacieli ha dichiarato che sembrava si fossero aperte le porte dell'inferno, con rumori elettrici, di metalli, e di vetri che si frantumano e che tuonavano mentre l'edificio sembrava ondeggiare da un lato all'altro, come se ci fosse un terremoto.

I 14 milioni di abitanti di Calcutta sono al momento senza corrente, e molte strade sono allagate. Una situazione simile anche a Kolkata, la capitale dello Stato del Bengala Occidentale. Sono infatti determinate parti degli Stati del Bengala Occidentale e dell'Orissa in India, come diverse zone del Bangladesh sud-occidentale, ad aver subito la furia più devastante di Amphan, con venti che soffiavano fino a 185 km/h.

Il Primo ministro del Bengala Occidentale Mamata Banerjee ha detto che la devastazione che ha colpito la città di Kolkata, la capitale dello stato, è «un disastro più grande del Covid-19». Come riferito dall'agenzia di stampa Press Trust of India, la premier ha dichiarato anche che la situazione è simile a quella di una guerra.

La tempesta, lo ricordiamo, è il primo super ciclone che si è formato nel Golfo del Bengala dal 1999. Si sta ora indebolendo mentre si sposta a nord, verso il Bhutan.

Le restrizioni dovute all'emergenza coronavirus hanno inoltre ostacolato gli sforzi di emergenza e i soccorsi. 

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