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Moria di delfini in Toscana, l'ipotesi è il morbillivirus

Sono in corso analisi necroscopiche
Keystone, archivio
Moria di delfini in Toscana, l'ipotesi è il morbillivirus
Sono in corso analisi necroscopiche
ROMA - «L'ipotesi principale per spiegare questa moria di delfini in Toscana è un'epidemia di morbillivirus. Ma è solo un'ipotesi, occorre attendere i risultati delle analisi necroscopiche, che sono lunghe, perché rich...

ROMA - «L'ipotesi principale per spiegare questa moria di delfini in Toscana è un'epidemia di morbillivirus. Ma è solo un'ipotesi, occorre attendere i risultati delle analisi necroscopiche, che sono lunghe, perché richiedono delle colture». Lo spiega all'agenzia di stampa italiana Ansa la biologa marina Sabina Airoldi, del centro studi sui cetacei Tethys.

Il genere del Morbillivirus comprende i virus che generano il morbillo dei cetacei, il cimurro del cane e quello delle foche, la peste bovina e la peste dei piccoli ruminanti.

«Ha già colpito diverse specie di cetacei - dice ancora Airoldi - e ha causato anche un'epidemia nei primi anni Novanta. Allora morirono diverse centinaia di stenelle striate in tutto il Mediterraneo, mari italiani compresi».

«Sicuramente - conclude la biologa che lavora nel Santuario dei Cetacei tra la Liguria, la Toscana, la Corsica e la Costa Azzurra - tutti gli inquinanti che l'uomo immette in mare, come i policlorobifenili e i composti aromatici policiclici, abbassano le difese immunitarie dei cetacei e li debilitano, impedendo loro di contrastare in modo adeguato infezioni virali e batteriche».

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