Rapita per essere venduta come schiava sessuale, qualcosa non torna
Continuano le indagini relative al sequestro e al rilascio della modella Chloe Ayling. Le sue dichiarazioni destano qualche sospetto
MILANO - Che il rapimento sia avvenuto le autorità non lo mettono in dubbio, ma molti particolari raccontati dalla modella Chloe Ayling hanno creato perplessità. La 20enne inglese è stata sequestrata a Milano per essere messa all’asta sul dark web come schiava sessuale nei paesi arabi.
Il sui aguzzino è un cittadino polacco che ha spiegato di agire per i Black Death, al 12esimo livello della "Morte nera". «Mi è stato fatto capire - ha spiegato la giovane - che l'organizzazione è strutturata su venti livelli gerarchici e tratta a pagamento una serie di crimini, dalla droga agli omicidi, operando sul cosiddetto deep web».
Come si può leggere su Corriere e Repubblica, quello che più ha insospettito gli inquirenti è il fatto che Chloe Ayling è stata accompagnata da colui che lei chiama MD a fare shopping, una commessa di un negozio di scarpe li ha riconosciuti. Il vero nome di quest’uomo è Lukasz Pawel Herba.
Il 30enne, inoltre, ha accompagnato la modella sin dentro il Consolato inglese di Milano, dove gli agenti increduli lo hanno fermato. Il secondo aspetto strano è che sul computer dell’uomo non risultano legami con una rete. Sembrerebbe lavori da solo con l’appoggio del fratello. La ragazza, invece, ha parlato di cinque persone.
Qualche sospetto sorge anche nel racconto del rapimento, avvenuto l'11 luglio mattina a Milano. «Una persona da dietro mi ha messo una mano sul collo e una sulla bocca, su entrambe le mani indossava guanti neri. Una seconda persona si è posta di fronte, indossava un passamontagna nero», ha spiegato la 20enne che ha aggiunto di aver ricevuto un'iniezione nell'avambraccio destro nonostante indossasse un giubbino a maniche lunghe, tipo chiodo. «Nel frattempo mi sono sentita mancare l'aria (...) Quando mi sono ripresa avevo unicamente il body rosa di ciniglia e i calzini che indosso ora», nel baule di un’auto.
Chloe Ayling rimane cinque giorni in un casale in Piemonte, dove le viene spiegato che c’e stato un errore di persona, tanto le vengono tolte le manette e il bavaglio e viene fatta dormire in un comodo letto. La ragazza non è mai stata toccata. «Io non dovevo esser presa perché il capo aveva visto sul mio profilo Istagram alcune foto da cui era evidente che sono una mamma con un bambino piccolo e questo era contro le regole».
Dopo il rilascio la modella avrebbe dovuto far pubblicità ai Black death. «Vi fornisco un biglietto da visita che ieri MD mi ha dato, dov'è indicato un indirizzo email che avrei dovuto contattare per avere informazioni, che io stessa personalmente avrei dovuto veicolare ai mass media per fare pubblicità ai Black death, ovvero che per le ragazze rapite la cifra d'asta per la vendita partirebbe da 300mila dollari, ma per invogliare al pagamento si richiede anche una cifra pari a 75mila».
Cifre da capogiro che avrebbero già fatto guadagnare a MD 15 milioni di dollari negli ultimi cinque anni, tanto che lui stesso ha pagato 250mila dollari del riscatto, «gli altri 50 mila devo darglieli io dopo la liberazione e devo indicare tre persone facoltose che conosco». Anche questo aspetto non convince gli investigatori, ma la ragazza continua a fornire indicazioni: «Temo per la mia vita soprattutto alla luce del fatto che io vi ho raccontato queste cose e MD mi ha detto che l'organizzazione si avvale di oltre 10mila affiliati in Europa».
Anche l’aguzzino ha raccontato la sua versione ai poliziotti, molto malato di leucemia e alla disperata ricerca di denaro sarebbe entrato in contatto con dei rumeni di Birmingham. Il polacco, nato a Szczecin, viene definito dalla squadra mobile di Milano una persona «pericolosa con tracce di mitomania» e in Inghilterra - dove vive - ha lavorato saltuariamente per conto di un'agenzia di lavoro.
La giovane non sarebbe nuova a esperienze negative. Ha raccontato di essere stata presente durante uno degli attacchi terrorrstici a Parigi, quello di aprile, quando sugli Champs Élysées è rimasto ucciso un agente della polizia.




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