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GERMANIA / RUSSIA

«Ne siamo certi, l'Ucraina è solo il primo passo»

L'intelligence tedesca è convinta che la Russia abbia obiettivi più ampi: «Vuole testare la reazione della Nato»
AFP
Fonte ats
«Ne siamo certi, l'Ucraina è solo il primo passo»
L'intelligence tedesca è convinta che la Russia abbia obiettivi più ampi: «Vuole testare la reazione della Nato»
BERLINO - «Siamo molto sicuri e abbiamo prove di intelligence che l'Ucraina è solo un passo sulla strada verso Occidente». Lo ha detto oggi Bruno Kahl, il capo del Bnd, i servizi segreti della Germania, intervistato dal podcast Table. Briefings, p...

BERLINO - «Siamo molto sicuri e abbiamo prove di intelligence che l'Ucraina è solo un passo sulla strada verso Occidente». Lo ha detto oggi Bruno Kahl, il capo del Bnd, i servizi segreti della Germania, intervistato dal podcast Table. Briefings, parlando degli obiettivi di Vladimir Putin.

«Questo non significa che ci aspettiamo che grandi eserciti corazzati si spostino da Est a Ovest, ma crediamo che si voglia testare la reazione della Nato». Secondo Kahl, ci sono «persone a Mosca che non credono più che l'articolo 5 della Nato funzioni. E vorrebbero metterlo alla prova». L'articolo 5 riguarda la clausola di mutuo soccorso dell'Alleanza in caso di attacco a uno dei suoi membri.

In particolare, per il capo dei Servizi tedeschi l'obiettivo russo è quello di «catapultare la Nato di nuovo allo status quo della fine degli anni Novanta, vogliono cacciare l'America dall'Europa». A questo scopo non c'è bisogno «di bombardamenti o di mettere in moto forze corazzate, basta mandare dei soldati in Estonia per sostenere di voler proteggere le presunte minoranze russe oppresse».

A quel punto secondo Kahl Mosca verificherà se un presidente americano è disposto «a morire per Tallinn, per Riga, per Vilnius, esattamente come si diceva negli anni Trenta se vale la pena morire per Danzica». A questo proposito per Kahl occorre investire nella difesa: «La deterrenza è il modo meno cruento per prevenire le guerre».

Kahl è a capo dei servizi da quasi dieci anni, sta per lasciare l'incarico per essere nominato all'Ambasciata tedesca presso la Santa Sede.

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