Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Primo stop a Trump: la Corte Suprema lo boccia sui fondi Usaid

Il tycoon dovrà ordinare all'amministrazione di riavviare i pagamenti alle società che hanno completato il loro lavoro
Foto Imago
Fonte ATS
Primo stop a Trump: la Corte Suprema lo boccia sui fondi Usaid
Il tycoon dovrà ordinare all'amministrazione di riavviare i pagamenti alle società che hanno completato il loro lavoro
WASHINGTON - La Corte Suprema statunitense infligge una dura sconfitta a Donald Trump, e boccia il suo ordine per congelare due miliardi di aiuti all'estero, una delle misure adottate nell'ambito della crociata per tagliare le spese federali. ...

WASHINGTON - La Corte Suprema statunitense infligge una dura sconfitta a Donald Trump, e boccia il suo ordine per congelare due miliardi di aiuti all'estero, una delle misure adottate nell'ambito della crociata per tagliare le spese federali.

La sentenza, che ha spaccato la Corte, con un voto 5 a 4, infatti conferma a validità della sentenza del giudice federale che ha ordinato che vengano immediatamente sbloccati i finanziamenti dell'Usaid che erano già stati stanziati. Ma allo stesso tempo chiede al giudice di «chiarire quali obblighi il governo debba rispettare».

Cruciali sono stati i voti dei due giudici conservatori, il capo della Corte John Roberts e Amy Coney Barrett, nominata da Trump durante il suo primo mandato, che hanno votato insieme ai tre giudici liberal. Mentre gli altri quattro giudici conservatori, Clarence Thomas, Samuel Alito, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh, questi ultimi due anche nominati da Trump, hanno votato per accogliere il ricorso dell'amministrazione repubblicana.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE