Cerca e trova immobili
GUERRA IN UCRAINA

Un nuovo vertice di pace, ma in India?

Kiev sta lavorando al secondo summit, anche con Berna
keystone-sda.ch / STF (Efrem Lukatsky)
Il premier indiano Modi e il presidente ucraino Zelensky.
Fonte Ats Ans
Un nuovo vertice di pace, ma in India?
Kiev sta lavorando al secondo summit, anche con Berna
KIEV - Kiev sta portando avanti trattative con Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Svizzera in merito al secondo summit sulla pace. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista ai media indiani rilanciata dai portali ucraini, ag...

KIEV - Kiev sta portando avanti trattative con Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Svizzera in merito al secondo summit sulla pace. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista ai media indiani rilanciata dai portali ucraini, aggiungendo di aver detto al premier indiano Narendra Modi che anche l'India potrebbe ospitare il secondo summit sulla pace, dopo quello sul Bürgenstock (NW).

«Credo davvero che il secondo vertice per la pace debba svolgersi in uno dei Paesi del Sud del mondo. Siamo molto aperti. Vi dirò che ci sono paesi come l'Arabia Saudita, il Qatar, la Turchia con i quali stiamo negoziando il secondo vertice di pace», ha detto Zelensky citato da Rbc Ucraina, sottolineando di aver condiviso con Modi l'idea di tenere un vertice in India.

«Ma voglio essere sincero, questo vale non solo per l'India, ma per qualsiasi stato disposto a ospitare un secondo summit. Non saremo in grado di tenere un vertice di pace in un Paese che non ha ancora aderito al comunicato del summit», ha poi sottolineato Zelensky.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE