Altri sei mesi d'emergenza in Myanmar

La giunta ha annunciato il prolungamento rinviando, di nuovo, le elezioni
YANGON - I generali della giunta in Myanmar hanno annunciato oggi il prolungamento per altri sei mesi dello stato di emergenza, rinviando ancora una volta le elezioni promesse dopo il colpo di stato del primo febbraio 2021.
«L'attuale presidente U Myint Swe ha annunciato la proroga dello stato di emergenza per altri sei mesi (...) perché la situazione non è tornata alla normalità e per permettere che prosegua la lotta contro i terroristi», ha precisato in un comunicato la giunta.
L'esercito ha dichiarato lo stato di emergenza in seguito al colpo di stato che ha spodestato dal potere la leader eletta Aung San Suu Kyi, aprendo un periodo di repressione contro i sostenitori che chiedevano il ritorno alla democrazia. Da allora, lo stato di emergenza è stato rinnovato più volte, in un contesto di conflitto civile diffuso in diverse regioni del Paese.
La Costituzione birmana del 2008, scritta dall'esercito, che la giunta dichiara di rispettare, impone alle autorità di organizzare un voto entro sei mesi dalla revoca dello stato di emergenza. Secondo un gruppo di monitoraggio locale, più di 4.400 persone sono state uccise nella repressione seguita al colpo di stato.




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