Il padre di Boris Johnson sul figlio malato: «Avrà bisogno di tempo per riprendersi»
Stanley Johnson sembra escludere un immediato ritorno al lavoro del premier dopo il COVID-19.
LONDRA - Altro che tornare al lavoro subito. Il padre del premier britannico Boris Johnson ha assicurato che il figlio «dovrà riprendersi» una volta che verrà dimesso dall'ospedale dove al momento è ricoverato a causa del COVID-19.
Stanley Johnson si è detto «tremendamente riconoscente» per il fatto che Boris sia uscito dalla terapia intensiva del St Tohmas' Hospital, ma ha sottolineato che, ora, il figlio avrà bisogno di un «periodo di aggiustamento»: «Deve riprendersi», ha dichiarato il 79enne. Per lui e la sua famiglia, il miglioramento del primo ministro è stato comunque un «sollievo» dopo un così grande spavento: «Ci è arrivata così vicino. Mi ha sicuramente reso più attento», ha confessato.
Secondo papà Johnson, ci è mancato poco che Boris «si sacrificasse per la squadra»: «Adesso, dobbiamo assicurarci di giocare come si deve», ha detto. Quello che è successo al figlio, ha aggiunto, «ha portato l'intero Paese a realizzare che si tratta di una situazione seria».
Annunciando la dimissione dalle cure intense di Boris Johnson, Downing Street aveva sottolineato come il 55enne fosse «su di morale», lasciando pensare a un veloce ritorno al lavoro. Al momento le sue funzioni sono assunte dal primo segretario di Stato, Dominic Raab, e dal cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak.
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