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FRANCIA

Strasburgo: dopo l'attentato sui social è «la fiera del complotto»

Nei gruppi dei Gilet Gialli in diversi credono che l'attacco di ieri sia stato organizzato per piegare «la rivoluzione»
Strasburgo: dopo l'attentato sui social è «la fiera del complotto»
Nei gruppi dei Gilet Gialli in diversi credono che l'attacco di ieri sia stato organizzato per piegare «la rivoluzione»
STRASBURGO - Dopo l’attentato è «la fiera del complotto». Su diversi gruppi Facebook dei gilet gialli si moltiplicano da ieri sera i post di coloro che credono che quanto avvenuto a Strasburgo sia solo un «diversivo&raq...

STRASBURGO - Dopo l’attentato è «la fiera del complotto». Su diversi gruppi Facebook dei gilet gialli si moltiplicano da ieri sera i post di coloro che credono che quanto avvenuto a Strasburgo sia solo un «diversivo» organizzato «dai servizi segreti» o «dai politici» per distogliere l’attenzione del pubblico dalla crisi sociale che attanaglia la Francia.

«Ed ecco qua!!! Quello che doveva succedere è successo. Un “attentato” scattato proprio il giorno dopo il discorso di Macron e prima del prossimo sabato di manifestazioni», scrive per esempio un utente nel gruppo “Facebook Acte 5: Macron démission” come riporta France Info. «Macron e il governo fanno apposta a fare un attentato per far scattare lo stato di emergenza per impedire ai gilet gialli di fare la rivoluzione», scrive un altro.

A insospettire i complottisti - pur in assenza di qualsiasi prova concreta delle loro tesi - sono «la tempistica» dell’attacco («Che strano, ieri Macron non ha convinto (... ) e stasera attentato a Strasburgo?»), l’ora dell’annuncio di un «evento in corso» nella città francese da parte di Bfmtv su Twitter (le 11.47, ma era solo una questione di fuso orario) o la dinamica stessa dell’attentato.

«Ma spiegatemi un po’: uno che vuole davvero fare un attentato aspetta che ci siano tre persone per strada la sera alle 20?», si chiede uno degli esponenti dei “gilets jaunes”, “Fly Rider” alias Maxime Nicolle, in un video diffuso su Facebook. No, «va in mezzo agli Champs-Elysées quando ci sono milioni di persone e si fa esplodere. Questo è un vero attentato», aggiunge.

Data la pervasività di tali teorie del complotto sui social, il governo si è già trovato costretto a condannarle fermamente. Come già segnalato, il segretario di Stato del Ministero dell'interno, Laurent Nuñez, si è detto «indignato» per queste voci.   

«Su Facebook, in alcuni gruppi dei Gilet Gialli è la fiera del complotto», ha commentato la giornalista Assma Maad.

 

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