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Adesivi di Anna Frank, «pensavo fosse Mariangela Fantozzi»

Lo avrebbe dichiarato un tifoso della Lazio interrogato dalla procura di Roma per l'episodio antisemita del 22 ottobre scorso
Keystone / AP Ansa
I giocatori della Lazio indossano la maglietta contro l'antisemitismo.
Adesivi di Anna Frank, «pensavo fosse Mariangela Fantozzi»
Lo avrebbe dichiarato un tifoso della Lazio interrogato dalla procura di Roma per l'episodio antisemita del 22 ottobre scorso
ROMA - «Pensavo fosse la figlia di Fantozzi, Mariangela. Non sapevo si trattasse di un’ebrea deportata». È la giustificazione che sarebbe stata addotta da un ultras della Lazio, interrogato nei giorni scorsi dalla p...

ROMA - «Pensavo fosse la figlia di Fantozzi, Mariangela. Non sapevo si trattasse di un’ebrea deportata». È la giustificazione che sarebbe stata addotta da un ultras della Lazio, interrogato nei giorni scorsi dalla procura di Roma in merito alla vicenda degli adesivi a chiaro sfondo antisemita appiccicati allo Stadio Olimpico di Roma lo scorso 22 ottobre.

Il quotidiano Il Tempo racconta in un articolo degli interrogatori ai quali alcuni dei 14 indagati si sono sottoposti volontariamente. Le spiegazioni date davanti al magistrato sarebbero passate da chi pensava che quella ritratta non fosse Anna Frank, ma una persona comune, a chi avrebbe sostenuto di averla scambiata con Mariangela Fantozzi.

La procura romana deve verificare la consapevolezza dell'intento denigratorio degli adesivi per sostenere in tribunale l'accusa di incitamento all'odio razziale. I tifosi laziali hanno già spiegato che da parte loro non c'era «nessun intento denigratorio o discriminatorio, nessun insulto razzista» ma solo una goliardata tra opposte tifoserie.

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