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GIAPPONEFilma una vittima di suicidio: youtuber nella bufera

02.01.18 - 13:25
In molti chiedono che Logan Paul, vlogger da 15 milioni di follower, sia bannato
Filma una vittima di suicidio: youtuber nella bufera
In molti chiedono che Logan Paul, vlogger da 15 milioni di follower, sia bannato

TOKYO - È stato travolto dalla critiche un celebre vlogger americano che ha postato un video su YouTube in cui si vede il corpo di una presunta vittima di suicidio da lui rinvenuto in un bosco in Giappone.

Il 22enne Logan Paul ha girato il filmato insieme ad alcuni amici nella foresta di Aokigahara, tristemente nota per l’elevato numero di suicidi che vi hanno luogo ogni anno. Nelle immagini li si vede camminare fra gli alberi fino a quando non si imbattono nel cadavere di una persona che si è apparentemente tolta la vita. Iniziano così a mostrare plateale costernazione e a imprecare, senza risparmiarsi battute e sorrisetti. Il tutto filmando, anche da vicino, il corpo dello sventurato, offuscato.

Caricato lunedì sul canale YouTube di Paul, che ha più di 15 milioni di follower, il video è stato cancellato alcune ore dopo dallo stesso vlogger a seguito dell’ondata di critiche che ha suscitato, ma è stato ripubblicato da altri utenti. Paul ha tentato di scusarsi via Twitter, sottolineando di trovarsi per la prima volta di fronte a un simile «criticismo»: «Non l’ho fatto per le visualizzazioni, quelle le ottengo già», ha assicurato. Lo youtuber sostiene che la sua intenzione fosse di «promuovere la consapevolezza» sul tema del suicidio.

Su Twitter, tuttavia, moltissimi utenti criticano il 22enne per non aver mostrato rispetto per le vittima, per aver approfittato dell’occasione per attirare click, per aver conferito un’aurea di fascino e mistero a un tema difficile come il suicidio e, di base, per aver deciso di pubblicare il video.

In molti chiedono che Paul sia bannato da YouTube. Nel momento in cui scriviamo, lo youtuber è il primo trending topic su Twitter negli Stati Uniti ed il terzo a livello mondiale.

Negli Stati Uniti come in Svizzera le autorità e le associazioni che si occupano di prevenzione dei suicidi scoraggiano i media e il pubblico dal dare copertura ai singoli episodi per evitare il rischio di emulazione. Criticando Paul per la visibilità che ha dato a questo triste incidente, molti utenti di Twitter ne approfittano così per ricordare che chi si sentisse depresso o avesse pensieri autodistruttivi può trovare aiuto per superare le proprie difficoltà contattando appositi numeri di sostegno. Nel nostro Paese c’è Telefono amico, che risponde al numero 143.      

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